[TRACCIA] Zombies hate fast food – Sessione 3

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è zombies-hate-fast-food.jpg

Sessione 3 del 13/11/2019

Si svegliano la notte successiva per andare al Parco dopo aver Cacciato.
Appena arrivano notano un tizio con un cartello e un cappello di stagnola che urla: “Stanno arrivando! Stanno venendo a prenderci!”
Dopo essersi occupato di lui, convincendolo che senza pantaloni e mutande è più al sicuro e di correre a dirlo a tutta la città, Dorian si avvia al luogo dell’appuntamento.

Donny si rivela una sorta di Goblin, il braccio destro, o aiutante, che dir si voglia di un Kiasyd nascosto nel mondo degli Altri, di nome Rowan Kael Mc An Rìgh.
Dopo aver eseguito la richiesta di Donny di passarsi uno strano composto biancastro sulle palpebre, si ritrovano ad osservare un cancello che prima non c’era, oltre al quale un lungo viottolo costeggiato da cespugli di belle di notte porta ad un cottage tipico dell’irlanda, piccolo ma molto accogliente.
Fanno conoscenza con Rowan e gli chiedono se può analizzare le pastiglie.
Li accompagna quindi in un laboratorio sotterraneo degno del miglior dipartimento della Scientifica di NY.
Analizzata velocemente una pastiglia, Rowan mostra loro, al microscopio, la componente che fa diventare zombie gli umani. È un microscopico parassita che possono vedere solo perché hanno spalmato la “rugiada del mattino” sugli occhi. Perciò oltre alla componente chimica, che uccide gli umani, vi è una componente magica che li trasforma in zombie, ma non in zombie infettivi e senza controllo, ma in non morti estremamente feroci ma soggetti alla volontà del loro creatore.
Può stimare, inoltre, che se gli umani hanno assunto questa droga, può essere rimasta loro in corpo qualche traccia di almeno un paio di componenti chimici del veleno.
Dorian allora esce e chiama subito il Vescovo per farsi passare il laboratorio e sentire cos’hanno scoperto e passare loro l’informazione.
Lucas, l’addetto alle analisi conferma che nei due ragazzi erano presenti tracce di quei componenti, ma che anche un terzo umano è morto, a questo punto, per il medesimo composto, senza tuttavia presentare lo stato di “Zombismo”.
Dorian poi contatta il suo Sire per poterci parlare, ma è impegnato in una missione e non può muoversi, chiede quindi a loro di raggiungerlo.
Christopher è in una via del centro, intento, a quanto pare, a sorvegliare un negozio. Quando arrivano Dorian, Grix e Pedro, lascia a quest’ultimo il posto e segue gli altri due in un vicolo. Mentre Christopher usa il Tocco degli Spiriti sul tovagliolo preso sulla barca, Pedro nota qualche movimento strano dietro la vetrina di un negozio di gioielli e antiquariato.
Cristopher riesce a scoprire che Maurice ha dai 400 ai 500 anni, che era molto scocciato per una presenza inaspettata che lo innervosiva, ma la sua concentrazione viene interrotta quando sente il suono di una brusca frenata e di clacson accompagnati da insulti. Affacciandosi alla via principale, vedono Pedro correre lungo il marciapiede come un matto e decidono di dividersi. Dorian e Grix seguono Pedro, Christopher farà il giro dell’edificio dall’altro lato.
Mentre attraversano la strada per seguire Pedro, Dorian e Grix comprendono l’origine dei suoni di poco prima. Sul cofano di una macchina è stampata la faccia del Gangrel…
Una volta raggiunto il retro trovano Pedro intento a scalare una scala antincendio e placcare un tizio conficcandogli gli artigli nella schiena.

Portato a terra il tizio scoprono che Yusef è un Assamita assoldato da Maurice per recuperare qualcosa all’interno del negozio. Si tratta di un ciondolo composto da un cerchio fatto di siboli al centro del quale si trova un teschio, tutto in argento.
Scattata una foto, Dorian la invia a Donny, mentre Christopher va a prendere l’auto e assicura l’Assamita nel baule.
Il ciondolo, dice il Sire di Dorian, ha un’aura magica…
“Papi, vorrei evocare un demone…” è quello che chiede, in sostanza, Dorian al suo Sire, e questi fa spallucce mentre se ne va, intanto arriva una risposta da Donny, Rowan dice che è un manufatto più antico della patacca che sembra…

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *