[Traccia] Oscurità Nascente – Sessione 9

Capitolo 2 – I Quattro Principi
Sessione 7 – 21/04/2023

Rieccoci qua con i nostri tre Vampiri. Dopo l’incontro con Egyn sono tornati al Rifugio e al tramonto successivo si trovano indecisi sul da farsi, anche se andare a Nord sembra ormai un’opzione non scartabile.
Perciò si rifocillano e si preparano come meglio riescono, dopo aver recuperato anche la loro macchina e aver restituita quella in prestito.
Mentre sono lungo la strada li chiama Circe. La maga ha scartabellato nei suoi libri e ha trovato il modo di sciogliere le maledizioni imposte a Viktor e Riddick dal caro Agrippa.
Non sarà niente di impossibile e possono provvedere loro stessi a spezzarle, basta che eseguano quello che la maga consiglia loro.

Wallfahrtsikirche Herrnrast

Tuttavia al momento non è possibile mettere in atto le soluzioni, hanno bisogno di un po’ di tempo ed ora i nostri sono diretti alla chiesa dei pellegrini di Wallfahrtsikirche Herrnrast. Un nome impronunciabile per un posto piuttosto sacro.
Si trovano difatti davanti a un’abbazia con chiesa poco distante estremamente sacri. Tanto che non possono far altro che girarci attorno come api ai fiori, senza poter fare molto altro.
È chiaro che non è questo il posto che cercano. Sono costretti quindi ad addentrarsi in territorio Mannaro, andando ancora più a Nord, fino a raggiungere il ridente villaggio di Wolfsberg. Un’altra 90ina di Km di strade strette tra le colline ammantate da una leggera foschia dovuta all’umidità delle piogge recenti. Nessun intoppo.

Villaggio di Wolfsberg

Il villaggio conta una trentina di edifici tra case, fattorie, stalle e chiesa. Le strade sono illuminate da alti lampioni dalla luce gialla.
Il vento spazza la collina su cui il villaggio è abbarbicato. Sulla sommità si trova la chiesa. La struttura è piuttosto alta, con un grande campanile e un muricciolo e cancellata non più alti di un metro.

Ovviamente il cancello è chiuso, ma il piazzale davanti al portone d’ingresso è vuoto.
Non ci sono telecamere, solo qualche gatto randagio che attraversa la strada e si azzuffa.
In silenzio i nostri tre decidono di parcheggiare e scavalcare il muro della chiesa.
Qui a colpirli subito è la totale assenza di fede cristiana. Riescono ad avvicinarsi e Viktor, per mezzo dell’occhio di Belial riesce a vedere una sottile cortina di vaporoso fumo nero fuoriuscire da sotto il portone principale. Iniziano a girare attorno alla chiesa di nuovo, terrorizzati all’idea di farsi un sacco male contro l’ennesima porta.
Così cercano di guardare attraverso le finestre bloccate da inferriate. Dentro vedono una grande sala insolitamente sgombra da panche e qualsivoglia vestigia cristiana. Solo una grande statua troneggia in mezzo alle navate.

Straniti ma ancora molto cauti, decidono di provare ad entrare attraverso il portone principale, ma il chiavistello crea qualche problema a Riddick, cosa che invece non accade con la porta della sagrestia, così entrano. Ci sono alcuni paramenti sacri che non emanano nessun senso di sacralità e sembrano nuovissime e poi da sotto una porta laterale di nuovo Viktor vede uscire il vapore nero…
Con esitazione provano ad aprire la porta che da accesso alla chiesa, guardano la stanza e solo dopo diversi momenti si decidono ad entrare.
Non so cosa si aspettassero, ma non accade niente.
La stanza è vuota, solo la statua troneggia.
Attorno, alle pareti perimetrali della chiesa sono appesi dei quadri, una trentina circa, che rappresentano giovani donne che danzano.
Mentre sono li intenti a studiarli, un’ombra attira la loro attenzione dalla finestra. Un’ombra furtiva e veloce. E l’odore di cane bagnato inizia ad aleggiare nell’aria, solo che nessuno di loro perde tempo ad annusare. Corrono a chiudere la porta della sagrestia, ma un mannaro si mette in mezzo e lascia entrare un uomo sulla quarantina piuttosto tarchiato ma dall’aria più minacciosa del mannaro, ed una donna che veste ampi abiti colorati, lunghe collane e bracciali di pietre e tiene un lungo bastone sulla cui cima è montata una sfera di cristallo da cui pendono alcune penne, decisamente una sciamana.
Lei è umana, l’uomo no.
Decidono di provare con la via diplomatica, quindi chiedono scusa per l’intrusione e dopo qualche momento passato a discutere, riescono a convincere la donna ad evocare Amaione, la Principessa degli Spiriti che risiede a Sud.
La sciamana chiede di lasciare vuota la chiesa, chiama sei ragazze, tutte umane ed un solo giovane che porta con se uno strano strumento a fiato.
Entrano nella chiesa e chiudono le porte. Da fuori si sente solo un basso canto e lo strano suono dello strumento, quasi monocorde che viene modulato delicatamente di mezzo tono su e giù.
Dopo poco meno di mezz’ora la porta si apre e la sciamana invita i vampiri ad entrare.
Le ragazze sono prostrate al suolo ed il ragazzo ha smesso di suonare ed è in piedi in un angolo, girato verso il muro, come se non avesse potuto guardare la danza.
Amaione non è più una statua. Sebbene la sua pelle sia rimasta all’apparenza metallica, la sua figura femminile e flessuosa è seduta sul piedistallo, ora, in annoiata attesa.
Viktor cerca di iniziare una conversazione, ma Amaione sembra piuttosto scocciata ed annoiata. Quasi disinteressata alla loro causa. Anzi, ad un tratto ammette di non aver proprio niente contro Agrippa, che le ha dato ciò che voleva: un gruppo di guerrieri formidabili da comandare, un luogo da chiamare casa e da accudire…
Lei non desidera altro.
Non riescono a farle capire la pericolosità di Agrippa, tuttavia cede ad una sfida.
Il loro campione contro il suo, per sapere quale sia l’oggetto che costituisce il suo sigillo e avere risposta ad un paio di domande.
Riddick e Viktor non esitano a scegliere il Varese come loro campione che, quando si gira si trova davanti una delle ancelle che poco prima erano prostrare al suolo.
È una dolce fanciulla, di 15 o 16 anni, lunghi capelli biondi ed aria innocente.
Nella testa del Varese Belial s’insinua: per combatterla deve ignorare forzatamente il suo Cuore Tenero e dargli giù di convinzione.
Temendo si tratti di una mannara agile e veloce, appena Amaione da il via il Varese la colpisce in testa usando vicissitudine. La ragazza si affloscia all’istante, morta sul colpo.
I nostri ci rimangono malissimo, la ragazzina era una semplice umana, offertasi come tributo ad Amaione. Eppure i nostri tre Vampiri non accettano questa sua morte e nonostante si portino a casa la vittoria, la trovano molto amara.

Lur – Antico strumento musicale

Amaione rivela che il sigillo si trova nel Lur che il ragazzo porge a Viktor.
Amaione risponde anche alla domanda di Riddick: sì, lei ha il controllo di Asmodeo e sì, lo richiamerà a se per togliere quell’aiuto ad Agrippa, ma non assicura che Asmodeo, dopo tanti anni di servizio, sarà disposta a lasciare il fianco del Baali.

Detto questo Amaione si ritira sul suo piedistallo, mentre la sciamana prende la giovane ancella dalle braccia di un Varese sconvolto e la porta insieme a lui ed al Branco nel bosco, al loro altare, dove officia una breve cerimonia per restituirla alla terra.
Preso dalla rabbia Viktor è intento a rompere vasi di fiori e calciare cocci, per decidere alla fine di raccogliere i fiori e portarli sulla sepoltura della ragazzina.
Con un doloroso: «Non doveva morire così.» e la promessa di vendicarne la morte, i nostri tre vampiri riprendono la via di casa.

Lungo la strada per tornare si presentano le occasioni per sciogliere le maledizioni di Riddick e Viktor.
Un cinghiale grufola a bordo strada. Circe ha spiegato a Viktor che dovrà prendere il fegato dall’animale ancora vivo e mangiarlo, cercando di trattenerlo il più a lungo possibile, così ritroverà la sua Forza.
Viktor unisce l’utile al dilettevole, così fa fermare la macchina e scende a rincorrere il cinghiale che spaventato cerca di risalire la scarpata e infilarsi nel bosco. Ma Viktor è troppo arrabbiato per ciò che è appena successo per volersi fermare, si deve sfogare, quindi rincorre il cinghiale, cadendo lungo la scarpata e infangandosi fino alle orecchie, riuscendo però nell’intento di raggiungere l’animale e azzannarlo.
Senza tanti mezzi termini infila le mani nel ventre dell’animale e ne mangia il fegato.
Sebbene non sia facile per lui tener fermo l’animale mentre compie l’azione…
Il peso della maledizione finalmente si scioglie e il Giovanni torna alla macchina, lercio da far schifo e puzzolente, ma un po’ più rinfrancato.
Poco più avanti trovano una strada sterrata che porta ad una fattoria, nel pascolo alcune pecore belano e brucano in tranquillità, dietro il fienile c’è una bella distesa di letame, larga sei metri e lunga una ventina, pronta per essere raccolta e buttata sui campi come concime.
Come spiegato da Circe Riddick deve ritrovare la sua fortuna e qualche metodo migliore se non tendere una corda sopra un campo di letame e camminarci da un capo all’altro?
Così Riddick recupera paletti e corda dal fienile e predisposto tutto, si toglie i vestiti ed inizia il suo cammino.
La buona sorte ovviamente non gli arride, infatti al primo tentativo finisce a faccia avanti nel letame. Senza demoralizzarsi il vampiro torna all’inizio e riparte da capo. Questa volta la sua abilità lo aiuta e la fortuna anche e riesce ad arrivare di voltata dall’altro lato della corda. Anche lui sente il peso della maledizione sciogliersi.
Per finire una bella lavata con la canna dell’acqua del contadino e una mangiata dal collo delle sue pecorelle (inseguendole in mutande!!) e poi tutti al Rifugio…

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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