[TRACCIA] Lo Spettro della Vendetta – Sessione da 1 a 3

Sessione 1 – 16/06/2023

Tra il curare le ferite ed il cercar di mettere rimedio ai limiti personali scoperti durante le ultime vicende, è passato poco più di un mese da quando i nostri hanno fatto ritorno da Metz, vittoriosi contro Agrippa.
È il 26 giugno 2022 (ricordo che le Cronache di Vampiri hanno tempi tutti loro!), quando per festeggiare l’acquisto della nuova moto di Riddick, decidono di scendere a Pesaro, in Baia Flaminia, per andarsi a bere qualcuno, ma mentre sono li che cercano la preda più gustosa, ecco che vedono un fantasma. Si tratta di una ragazza morta probabilmente negli anni ’70, sul cui petto è ben visibile il motivo della morte, ha difatti la cassa toracica spiaccicata dal segno del battistrada di un’autobus.
Dopo averci provato a parlare, i tre decidono di seguirla, visto che al contrario di quello che dovrebbe fare ogni buon fantasma, Simonetta, così si chiama la giovane fantasma, non vuol restare sul luogo della sua morte, ma dice di sentirsi richiamata.
È così che i nostri tre curiosoni si trovano alle pendici delle colline, sulla strada che conduce al faro di Pesaro.
Mentre raggiungono il luogo si rendono conto che sempre più fantasmi stanno procedendo come una lenta e triste processione, nella stessa direzione, così raggiungono il faro e si fermano sul confine del cancello chiuso…

Sessione 2 – 01/07/2023

Mentre Riddick fa parkour per salire sul tetto della casa del guardiano, gli altri due (Viktor e il Varese) cercano di parlare con qualche altro fantasma, ma tutti rispondono che devono andare al faro, qualcuno li sta chiamando.
Scassinato il cancello, In silenzio, entrano tutti e tre e risalgono il vialetto verso il faro.
Qui, sulla cima, lo spettro di una donna è intento a raccoglie ogni anima che le si offra condensandola in una sfera che diviene sempre più luminosa. L’aura dello spettro rivela che è arrabbiata e amareggiata e quando Viktor prova a comunicare, lo spettro non sembra minimamente starlo ad ascoltare.
Riddick trova una strana targa commemorativa, girando attorno al faro, dedicata al Conte Giulio Perticari.
Non riuscendo a fermare quello spettro nel suo intento e vedendo quella luce diventare troppo intensa, Viktor e il Varese decidono di andarsene, scendono, chiudendo la botola e con Riddick fanno appena in tempo a uscire, quando il flusso degli spettri sembra esser diventato ormai un fiume gelido di ectoplasma.
Mentre Viktor evoca lo spirito del Conte Perticari, le cose si complicano, l’energia ormai incontenibile di quegli spiriti diviene un’esplosione e i nostri si ritrovano stesi a terra, storditi.
Il faro è distrutto. C’è anche qualcos’altro di strano, ma a causa dello stordimento dovuto all’esplosione non se ne rendono conto fino a che non tornano in Baia Flaminia.
Qui finalmente si rendono conto di come tutto appaia grigio e silenzioso, di come le persone siano confuse… non tutte, ovviamente.
Il primo a raccapezzarsi è il Giovanni, che dopo aver evocato agevolmente il Conte Perticari, comprende che le uniche persone che si muovono agevolmente in quel mondo grigio, oltre loro, sono tutti spiriti e che il velo che divideva la realtà quotidiana dall’altro mondo è stato brutalmente strappato, mischiando i due piani di esistenza.
Il Conte li invita a seguirlo in Piazza del Popolo e da li fino a casa sua: Palazzo Perticari, una dimora storica che scoprono esser stata ammodernata e trasformata in una sorta di Museo riguardante appunto la famiglia Perticari, celebre famiglia di nobili Signori vissuti 200 anni prima.
Duecento anni precisi.
Difatti il museo è stato inaugurato in questo anno e aperto al pubblico recentissimamente e quest’oggi, esattamente il 26 giugno, ma di duecento anni fa, il Conte Giulio Perticari moriva, lasciando sola la moglie Costanza Monti Perticari. La donna venne poi accusata di uxoricidio dal cugino del Conte, Francesco Cassi, e venne cacciata via da quella casa sostenendo che non le spettava di diritto.
Le informazioni di base sono facili da reperire sui volantini sul bancone del museo quando il caro Conte apre loro la porta della sua dimora e li fa accomodare, senza che la serratura lo blocchi o l’allarme suoni. D’altra parte nell’Aldilà quella è la sua magione e di quella lui ha pieno controllo.
Mentre iniziano a ispezionare il luogo viene trovata un’urna in frantumi gettata nella spazzatura. Il povero Conte è sconvolto e spiega si tratta dell’urna del figlioletto defunto in fasce.
Ispezionando il primo piano trovano un appartamento privato, lussuoso ma disabitato e negli uffici del piano terra recuperano documenti e informazioni riguardo il nuovo proprietario dell’ex abitazione, ora museo. Si tratta di un certo Armindo Signorelli, proprietario della struttura dal 2009 ma che solo recentemente è riuscito ad avviare i lavori di ristrutturazione, fino ad arrivare ad inaugurarlo in questo giorno così particolare.
A gestire il tutto è il figlio del signor Armindo, Aldo. Tuttavia nel guardare la fotografia sui documenti il Conte Perticari dichiara senza ombra alcuna che Aldo è identico a suo cugino Francesco.
Raccolte queste confuse informazioni di cui i nostri ancora non sanno cosa fare perciò provano a chieder l’aiuto a Barbatos e alla sua capacità speciale di mostrar loro un evento del passato.
Scelgono, per una buona intuizione, di guarda cosa sia accaduto all’urna che è in frantumi.
La visione li riporta indietro alla mattina di quel giorno stesso.
Il museo sta per essere aperto al pubblico ed una delle guide compie un passo distratto a causa dell’agitazione e fa cadere l’urna. Aldo la sgrida e le fa raccogliere i cocci, chiededole di raccoglier con molta attenzione il contenuto dell’urna, quella polvere viene messa in un contenitore ermetico e portata via da Aldo, mentre la povera guida getta i cocci maldestramente nella spazzatura.
Decidono così di andare a casa di Aldo, il cui indirizzo è sui documenti trovati in ufficio, ma per farlo sono costretti a rubare delle biciclette, poiché nulla di elettronico o elettrico funziona, in questo nuovo mondo in cui il velo si sovrappone alla realtà…

Sessione 3 – 08/07/2023

Raggiungono la villetta di Aldo Signorelli nella periferia di Pesaro, in sella alle loro bici rubate.
Scavalcano il muro di cinta e buttano giù la porta. La casa sembra silenziosa, ma è solo un’impressione perché salendo le scale ed affinando i sensi, riescono a percepire la voce bassa di una donna ed il piagnucolare di un uomo.
Quando fanno irruzione nella camera da letto di Aldo al primo piano trovano la porta finestra spalancata e lo spettro iroso di Costanza che sostiene sul vuoto stringendogli il collo, il povero Aldo Signorelli.
Mentre Viktor cerca di convincere Costanza a non far cadere l’uomo, Riddick scende al piano di sotto preparandosi ad attutirne la caduta.
Il piano in uno strano qualche modo sembra riuscire. Costanza sembra non rendersi subito conto che Aldo non è morto, ma risponde ai tentativi di Viktor di calmarla che non si fermerà prima di aver ucciso anche gli altri eredi della famiglia Cassi, sparendo poi nel nulla.
Ai nostri tre vampiri non resta quindi che capire dove abitino queste persone ignare di quello che sta accadendo.
Avute le informazioni da Aldo, il Varese e Riddick inforcano le bici e corrono a recuperare le due persone in pericolo, si tratta della sorella di Aldo, Andreina, e del figlio Mario. Non vi narrerò delle vicende che hanno portato il Varese e Riddick a rubare delle cariole per legarle dietro le biciclette e di come hanno dovuto scassinare le porte delle palazzine dove i due abitano. Non vi dirò che li hanno dovuti stordire perché, ovviamente non volevano seguirli, ma vi dirò che nel frattempo Viktor s’è impegnato tantissimo per evocare e trattenere lo spirito di Costanza, nel tentativo di calmarla e trovare con lei una soluzione alla sua rabbia.
Nel far questo Viktor riesce a capire quale sia il problema. Lo spettro vuole che i resti del figlioletto le vengano restituiti, così da poter almeno riposare con lui nel sonno eterno.
Con estrema fatica Viktor riesce a stringere un accordo con lo spettro. lascerà la morsa sulla città di Pesaro e sui suoi cittadini quando quei resti riposeranno insieme ai suoi…
È cos’ che Viktor, il Varese e Riddick comprendono che il velo si è squarciato solo sulla città di Pesaro e dunque decidono di riunire la famiglia Signorelli, così che stiano insieme e siano più al sicuro e poi vanno a recuperare le moto, che spingono fino ai confini della città a piedi. Difatti, appena fuori da Pesaro i motori ripartono, i cellulari riprendono campo e tutto sembra essere normale.
Adesso è una corsa contro il tempo…

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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