[Traccia] Se la storia è una menzogna – Sessione 4

se la storia è una menzogna

Le cose si sono molto movimentate nell’ultima sessione e alcuni dettagli sono venuti alla luce, dopo l’aggressione di Kazumi e Richard in discoteca.
Qualcosa continua a spingere la mente di Davon in direzione dell’origine Lakota della madre di Dwayne P. Darling.
Così, mentre Jason recupera il taxi di Kazumi, lui rintraccia la riserva indiana di “Standing Rock” a circa due ore di auto da Littlehome e insieme a Jason decidono di andare a dare un’occhiata. In quella riserva è stata portata la statua che un tempo era nel parco di Littlehome.
Arrivati a Bullhead i due si fermano a chiedere informazioni ad un anziano seduto su una sedia a dondolo davanti una casetta.
Il vecchio indiano gli indica la strada per la riserva e dice loro di chiedere di Capo Liwanu, gestore del B&B di Poison Lake, per avere qualche storia interessante. Li indirizza anche verso il Rodeo di Snake Hill, dove è stata portata la statua della Dea Indiana che stanno cercando.
Ricevute le informazioni dal gentile signore fanno per tornare all’auto quando dalla porta di quella stessa casetta esce una giovane che chiede loro se hanno bisogno di aiuto.
I due rimangono spiazzati, perché l’anziano non c’è più e quando ne fanno cenno alla donna, lei dice che l’uomo che le descrivono e che stava sempre seduto su quella sedia a dondolo era il padre, morto da qualche tempo.
Un po’ sconvolti ripartono e si dirigono dapprima al Rodeo per vedere la statua.
Il posto non è molto frequentato, forse perché al momento non ci sono eventi in programma. C’è qualche altro turista, che si aggira con fare svogliato fotografando l’antica statua che è stata posta in cima a una collinetta circondata da erba verdissima e boccioli precoci di fiori di campo.
La statua raffigura una donna dalle forme abbondanti ed il ventre rigonfio di una nuova vita, attorno alle gambe tralicci di fiori nascondono creature ferine che spiano il mondo.
Mentre sono li attorno a curiosare, Davon e Jason si sentono osservati e decidono di provare a tendere una trappola a chi li segue.
Si nascondono tra due stalle attualmente vuote e aspettano, ma non riescono a capire chi li stia seguendo, facendo un’agguato ad uno degli stallieri che si era nascosto a sua volta per fumarsi una sigaretta in santa pace.
Questi li manda da Capo Liwanu, a Poison Lake…

Nel frattempo Kazumi, che è in ospedale, chiama il so capo per avvisarlo dei danni subiti al taxi. Il capo la rassicura, dicendole che lo recupererà e lo farà sistemare, naturalmente a spese di Kazumi, sia chiaro. Kazumi si prende qualche giorno di malattia e dopo aver riattaccato si aggira per il reparto annoiata, mentre aspetta di essere dimessa.
Mentre gira nei corridoi passa davanti una cameretta dove sente un pianto. Affacciandosi goffamente alla porta della camera la trova vuota, ma una volta giratasi per tornare nel corridoio si trova davanti ad una ragazza dagli occhi gonfi di lacrime che la guarda di sottecchi.
La ragazza si scusa per averla spaventata. Si chiama Romina e le dice che sta piangendo perché è in ospedale da molto e vorrebbe vedere il suo ragazzo, Michael, ma che lui non l’è venuta a trovare nemmeno una volta.
Kazumi ha un vago ricordo che collega i due nomi al caso che stanno seguendo, ma lì per lì pensa solo a provare ad aiutare la ragazza. Le allunga il cellulare, ma un’infermiera la chiama dal corridoio e quando torna a guardare Romina, la ragazza è sparita. La stanza è vuota, il letto rifatto alla perfezione, non ci sono fiori, o oggetti personali che indichino che li vi era ricoverato qualcuno.
Scossa, Kazumi va a chiedere all’infermiera, che le dice che la stanza è stata liberata, ma non sa di preciso da quando. Senza approfondire troppo Kazumi corre a firmare il foglio delle dimissioni…

Jason e Davon nel frattempo arrivano a Lake Poison e si siedono ad un tavolo messo a disposizione ai clienti del B&B, in attesa di attirare l’attenzione di qualcuno.
Di li a poco una signora, Nahimani, li raggiunge e chiede loro come poterli aiutare.
Ordinato qualcosa per pranzare, chiedono anche di Capo Liwanu. La donna dice di esserne la moglie e lo va a chiamare.
Arriva il pranzo e con lui anche la compagnia del vecchio Lakota che risponde cortesemente alle loro domande.
Scoprono che la madre di Dwayne, Cha’Risa, era una Lakota e abitava proprio li alla riserva di Standing Rock. Se ne andò dopo il matrimonio con Robert Darling.
La donna era molto felice nella sua nuova vita in città, ma era insoddisfatta allo stesso tempo perché non riusciva ad avere figli. Dopo l’ennesima gravidanza che non aveva passato i due mesi, si ricordò della leggenda della Dea Okaga, e andò a pregare al parco della cittadina dove abitava, sperando che la Dea la onorasse con il dono di un figlio.
Dopo qualche mese scoprì di essere effettivamente incinta.
Dopo nove mesi era felice di avere il suo bimbo tra le braccia, la sua vita era completa.
Ma Capo Liwanu li avverte che non può essere proprio tutto così rose e fiori, ad ogni desiderio realizzato corrisponde un prezzo e lui ha la convinzione che Cha’Risa, in qualche modo non lo abbia pagato, quel prezzo. Così, dopo pranzo, prima che Jason e Davon se ne vadano, l’indiano d’America propone loro alcuni talismani, sperando che li possano aiutare a capire cosa stia accadendo al figlio di Cha’Risa.

Ritornati a Fargo Davon, Jason e Kazumi si ritrovano per decidere il da farsi.
Pare chiaro che Dwayne p. Darling sia il centro di tutta la faccenda…

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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