[Traccia] Se la storia è una menzogna – Sessione 3

se la storia è una menzogna

Riprendiamo la storia dalle ricerche che i nostri protagonisti hanno deciso di svolgere.
Davon rientra a casa e fa ricerche su internet riguardo la famiglia Darling.
Risulta che il Padre di Peter Dwayne Darling, si chiama Robert Darling ed era il proprietario della più importante azienda edile della zona, la Darling Iron Company, aperta dal 1884 e passata in eredità al giovane figlio il 9 Febbraio dell’anno precedente, quando il padre è morto a causa di un tumore. Solo qualche mese dopo, a Giugno, Peter ha richiesto la rimozione della statua dal laghetto del parco cittadino per sostituirla con qualcosa di più nuovo e moderno.
La Madre di Peter è poi venuta a mancare in circostanze sospette, ma nessuna accusa è stata potuta fare per assenza di prove.

Davon quindi inizia a pensare che sarebbe una buona idea fare un giro alla pinacoteca cittadina per approfondire un po’ la storia di Littlehome.

Kazumi, d’altro canto, è stata mandata a seguire Richard e la ragazza decide di non andare per il sottile. Lo contatta su Facebook e, dopo qualche messaggio, riesce ad ottenere un invito a ballare per la notte stessa. Richard infatti, uscito dal Pub si è diretto nella vicina città di Fargo in discoteca.
Nel frattempo Davon comunica le sue scoperte nel nuovo gruppo Whatsapp appena creato per l’occasione.

Jason invece torna al suo lavoro, riuscendo ad andare a fare un paio di domande alla commessa del market di Littlehome, aperto 24h/24, collega di Jasmine, la seconda ragazza scomparsa. La commessa racconta il rapporto turbolento tra Jasmine e Peter, spiegando che lei cercava di tener a freno il ragazzo, buttandolo fuori e rifiutandosi di vendergli gli alcolici. Spesso Peter mandava altri ad acquistarli, ma quando Jasmine l’aveva capito era uscita ad affrontarli, chiamando la polizia e loro erano dovuti scappare con la coda tra le gambe. Peter se l’era sicuramente legata al dito.
Poi è la volta del fast-food dove lavorava Domenico Torres. Il direttore, Frederick Clausten, racconta dei problemi causati da Domenico al lavoro. Non si trattava certo dell’impiegato del mese, era maleducato e scortese e piuttosto svogliato. Cercava soldi facili e sapeva che aveva appena fatto un grosso acquisto che non poteva permettersi con il lavoro al fast-food ed è quasi certo che avesse chiesto un prestito a qualcuno di poco raccomandabile. La sua teoria è che quella sera, quando era uscito a buttare i rifiuti e si era fermato per fumare una sigaretta, qualcuno lo avesse raggiunto nel vicolo e lo avesse picchiato. Ma poiché se ne fregavano un po0′ tutti di quello che faceva Domenico, nessuno sa a che ora fosse uscito e quanto sia rimasto steso a terra la nel vicolo.

La mattina successiva, che è domenica, inizia in modo un po’ turbolento.
Kazumi si sveglia in un appartamento che non è il suo. È tardi e li c’è un gran caos. Sente un rumore strano nel bagno e poi un tonfo e nell’alzarsi si accorge di avere parecchie contusioni e dolori. Raggiunto il bagno trova Richard steso a terra incosciente. Ha appena rimesso l’anima nel water ed è piuttosto grigiastro in volto.
Spaventata e confusa, Kazumi chiama subito Jason, che la raggiunge.
La ragazza ricorda di aver incontrato Richard al locale, di averci parlato e ballato, ma ad un tratto tutto si fa confuso, i ricordi sono spariti e non ha la più pallida idea di come sia arrivata fino a li.
Jason scatta rapidamente qualche foto a Richard e le invia al dottor Perez, che conferma che l’aspetto è quello degli altri ragazzi, così Jason viene convinto dal medico a chiamare prontamente un’ambulanza, mentre Kazumi lo rassicura che a lei oltre a un po’ di botte non è stato fatto altro.
Davon si sveglia a mezzogiorno, con molta calma legge i messaggi su whatsapp, scoprendo l’accaduto e inizia a cercare insieme a Mark, qualche video della serata nel locale.
Trovano alcuni video su TikTok in cui si vede Kazumi ballare insieme a Richard. È palesemente fuori di testa, qualcosa non va. Barcolla e fa delle facce strane.
Mark conosce alcuni frequentatori del locale e li contatta, chiedendo se sanno cosa sia successo. Gli raccontano di un tizio e una tizia che hanno cominciato a litigare. La discussione è iniziata in mezzo alla pista, ma è finita fuori dal locale, in un vicolo. Nessuno si è preoccupato di chiamare le forze dell’ordine.

Nel frattempo Kazumi e Richard vengono portati all’ospedale. Lui sembra ancora presente, nonostante il volto che ha perso i suoi colori, così sull’ambulanza Kazumi cerca di comunicare con lui che le fa capire di prendere il suo cellulare, prima che perda completamente la coscienza.
Arrivati all’ospedale Kazumi è troppo impegnata coi medici per controllare il cellulare, ma i dottori rilevano tracce di GHB, ma il suo ultimo ricordo è di aver bevuto dallo stesso bicchiere di Richard, sarebbe stato stupido versare la droga nel bicchiere sapendo che avrebbe bevuto anche lui, purtroppo non c’è modo di capire come ci sia finita nel loro drink. Però una gran mano la da il cellulare di Richard.
C’è un video piuttosto scuro, dove non si vede quasi niente, ma in cui l’audio è abbastanza chiaro. Qualcuno ha fermato Richard e Kazumi che si erano infilati nel vicolo perché lui aveva la nausea. Dopo un po’ di prese in giro, sono arrivate delle minacce a proposito dei soldi che il ragazzo ha perso a biliardo. Nessuna voce sembra quella giovane di Peter Darling, tuttavia si sentono i tonfi della rissa. Questo spiega le contusioni di entrambi. La cosa strana è un suono di sottofondo, come una cantilena, prima che Richard cacci un urlo e nel silenzio che ne sussegue solo un “L’hai fatto di nuovo!” e poi lo scalpiccio di passi in fuga.

Jason ha quindi la buona idea di chiedere le registrazioni delle telecamere nella zona per vedere se si trova qualche immagine dei ragazzi in fuga.

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *