[Traccia] Cronaca Nera – Sessione 1

Sessione 1 – 04/06/2022

CAPITOLO 1
Interferenze radio

È passato poco più di un mese da quando Kazumi, Jason e Davon si sono incontrati per la prima volta e hanno messo piede insieme nel Mondo di Tenebra, ma ormai le loro vite hanno preso una strana svolta.
La nuova storia inizia su un taxi.
Quello di Kazumi, per la precisione.
Kazumi sta accompagnando un cliente alla sua destinazione, imbocca l’interstatale 94 e prende la direzione Alice-Waterfowl.
È buio, la serata si preannuncia umida e piovosa, come spesso accade nelle ultime settimane. La radio ha appena dato le previsioni: altra maledettissima pioggia. E nei dintorni di Alice c’è stato anche un leggero terremoto, insolito, ma non molto preoccupante. Almeno non per la gente del posto che, sebbene stranita dal fatto, non sembra essersi spaventata poi molto.
Stessa cosa non si può dire dello Stato del North Dakota che ha inviato Daryl Hancock a fare un sopralluogo in un parco li vicino.
Daryl, 45 anni, scapolo, lavora per un’agenzia del Dipartimento degli Interni, la National Park Service, che si occupa di controllare lo stato di sicurezza dei parchi nazionali.
Chiacchierando spiega a Kazumi che sono anni che non tornava in zona, quando venne la prima ed ultima volta da queste parti era solo un novellino ed è tornato ora a causa proprio di quella scossa di terremoto che potrebbe aver danneggiato le vecchie miniere seppur abbandonate e chiuse ormai da tempo.
La radio inizia a gracchiare e mentre Kazumi tenta di risintonizzarla una figura vestita di bianco attraversa la strada, sembra una donna, ma Kazumi non ha tempo per starla a guardare, è costretta a una frenata d’emergenza e a una brusca sbandata. Ora che si è fermata, della donna non c’è traccia. Il taxi ha il motore spento, i fari fendono una densa nebbiolina e dalla radio comincia a uscire la voce calda di King Cole che canta la sua indimenticabile “Unforgettable”.
Kazumi scende dall’auto per andare a controllare lungo i bordi della strada, ma della donna nessuna traccia, nemmeno impronte nel fango. Trova però appoggiato sui cespugli a bordo strada un rametto di sambuco, spezzato da un arbusto e fiorito. Solo che lì non ci sono piante di sambuco e soprattutto questa non è stagione per la sua fioritura.
Incuriosita, ma senza voler coinvolgere il suo cliente, decide di risalire in macchina e portarlo a destinazione, prima di tornare sul posto per controllare meglio.
Di nuovo la radio gracchia e sembra cambiare autonomamente stazione, ricominciando a riprodurre quella stessa canzone di poco prima. La ragazza spegne la radio, ma niente, quindi spegne il taxi, ma nemmeno così la strana ed inquietante musica sembra volersi fermare. Kazumi scende dal taxi, torcia alla mano, decisa ad allontanarsene, inquietata. Si avvia nella direzione in cui pensa di aver visto andare la donna vestita di bianco e non le ci vuole molto per individuare, tra gli alberi radi di una qualche proprietà privata, una serie di ossa, riaffiorate dalla terra a causa della pioggia. Non convinta ne raccoglie uno ed allora la verità diventa palese ed agghiacciante.
Chiama subito l’amico Agente, Jason che decide di darle credito e di raggiungerla, dando inizio così ad un’indagine davvero complessa.

Nel frattempo Davon ha postato sul suo profilo TikTok il video dello scontro con la creatura fumosa, riscuotendo parecchio interesse. C’è ovviamente chi grida al fake video, chi invece crede alla storia. E poi c’è chi lo contatta in privato, molto interessato alla fonte del video. Emmanuel Barton, così è il nome del profilo, gli chiede gentilmente un incontro per un pranzo. Davon suggerisce giorno e locale prima di accettare l’invito.
Quando si presenta, Emmanuel è in realtà una donna, ben vestita e pettinata, tailleur sobrio e trucco sul viso sapientemente dosato.
Dice di essere molto interessata alla sua storia ed inizia a fare un sacco di domande, prima di cedere alla curiosa reticenza di Davon, spiegandogli che fa parte di una Società segreta, per così dire, che si fa chiamare “Uomini di lettere”. Naturalmente sono uomini e donne dallo spirito curioso, che seguono queste vicende soprannaturali molto da vicino e sono interessati ad avere un Agente sul campo come potrebbe essere Davon. Ovviamente avrà un giusto compenso e non dovrà fare altro che raccogliere tutte le prove possibili di quello che gli accade e poi inviarle al loro bureaux.
Così, la sera che Kazumi e Jason trovano le ossa, Davon li chiama per dar loro la notizia: è diventato un Agente degli Uomini di lettere. Le notizie di Jason tuttavia sono più interessanti.
Dopo aver mandato a casa Kazumi, Jason ha chiamato ed atteso sul posto il medico legale. Un rapido controllo ha rivelato che le ossa sono troppe per un solo corpo e la terra continua a sputarne fuori. Ci sono molte giovani donne, sepolte in quel terreno…
Davon chiama quindi l’amica, ma quando Kazumi risponde il telefono continua a fare delle strane interferenze in cui sembra sentirsi una vecchia canzone.
C’è uno strano collegamento tra quel rametto di sambuco che tiene tra le dita e i dispositivi elettronici.

Jason, d’altro canto, passa la peggior notte della sua vita. Piove, fa freddo e continua a veder portare via mucchi di ossa. Sembrano davvero non finire mai. L’unico indizio che sembra portare a qualcosa è un braccialetto malconcio in oro sulla cui piastrina è scritto: “Netty Stevenson 14/07/1944 Allergica alla penicillina”.
Tornato in ufficio, Jason fa qualche ricerca, trovando il nome della giovane, scomparsa a 18 anni nel 1962. Genitori ormai deceduti da tempo. Un fratello, Bob, deceduto qualche anno prima, nel 2020 a 70 anni. Quella casa, lasciatagli dai genitori venuti a mancare nel ’65, gli aveva portato solo guai, anche a causa del tutore (Jean Paul Thibeaux) che nel ’67 era fuggito con i soldi della vendita. La casa poi era passata di nuovo di proprietà nel 1992 al signor Fernand Morrison, tutt’ora proprietario.
Marcus Morrison, 40 anni, figlio di Fernand dice di aver conosciuto Bob quando era ragazzo, lui aveva 18/19 anni, mentre Bob già una trentina.
Una sera, mentre riaccompagnava a casa Bob ubriaco, si era trovato a fargli qualche domanda sulla sorella.
Si diceva ad Alice che Netty fosse una ragazza molto bella, la pelle scura setosa e gli occhi grandi e neri erano una caratteristica di sua madre, il carattere forte ed indipendente veniva invece dal padre. Bob si era perso nel vuoto a parlarne e Marcus era rimasto ad ascoltarlo senza disturbare, per paura che smettesse di raccontare.
Bob raccontò che Netty lavorava nei campi di cotone coi genitori ed aveva una gran cotta per il figlio del proprietario terriero.
Barry Hayes Fields aveva 22 anni e sembrava non ricambiare Netty, la trattava male e le rifilava dispregiativi razziali, ma in segreto era folle di lei. Tanto è vero che Bob raccontò di quella volta che li trovò ad amoreggiare nel fienile del padre di lui.
Dopo quella volta Barry divenne sempre meno ostile nei confronti di Netty, ma restò sempre e comunque succube del padre, razzista e schiavista convinto.
Tanto più che Frank “Orecchiomozzo” Fields non tollerava la famiglia Stevenson perché con grandi sforzi e sacrifici era riuscita a comprarsi una casetta e un piccolo pezzo di terra da coltivare.
In quei tempi di magra, anche le miniere vennero chiuse, ritenute poco sicure e produttive. Molti persero il lavoro e il signor Fields perse molti introiti.
Inoltre già da tempo erano iniziate a sparire giovani donne e qualcuno diceva di aver visto durante la notte lanterne accese nella vecchia miniera.
Un giorno Bob si trovava con alcuni amici, lui aveva 12 anni, davanti casa del signor Fields. Barry teneva per mano Netty, mentre il padre gli sbraitava in faccia ogni sorta di cattiveria e maledizione e Barry sembrava aggrapparsi a Netty per non cedere a quella sventagliata di male parole. Frank prese il figlio e lo staccò di forza da Netty, gettandola a terra. Ordinò a Barry di sputare addosso a Netty e di rinnegarla, altrimenti avrebbe perso tutto, sarebbe stato diseredato e scacciato. Succube del padre, Barry piangendo eseguì l’ordine.
Dopo qualche giorno Netty scomparve.

Marcus finisce la sua deposizione dicendo a Jason che Barry è ancora vivo, ma risiede in una casa di cura per anziani, solo e affetto da morbo di Alzheimer.

Kazumi ha un po’ paura a stare da sola, quella sera, così Davon e Mark decidono di andare da lei per farle compagnia. Parla loro delle strane interferenze del rametto con i dispositivi di casa e Mark propone una seduta spiritica. Forse quel rametto è collegato in qualche modo alla figura di donna che Kazumi ha visto attraversarle la strada.
Concentrandosi e tenendosi per mano, finalmente qualcuno risponde alla chiamata di Mark, che viene posseduto. Si tratta proprio di Netty, che conferma la sua identità, il suo omicidio, ma non sa a causa di chi e poi perde il contatto con uno sconsolato “Aiutatemi!”.
Mentre Davon chiama Emma per avere alcune informazioni Jason li raggiunge dopo essersi riposato un po’ ed insieme iniziano un interessantissimo brainstorming…

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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