[Traccia] Se la storia è una menzogna – Sessione 5

se la storia è una menzogna

Da cosa nasce cosa, quindi i nostri tre protagonisti decidono che è ora di fare un riassunto di tutto ciò che hanno scoperto e andare all’attacco.
Così, mentre aspettano che Kazumi venga dimessa, Jason con il collega Tom al seguito, decide di fare una visita a casa Darling per interrogare Dwayne.
Purtroppo il ragazzo non c’è, ma riescono comunque a parlare con il maggiordomo che racconta di come il giovane sia cambiato dalla morte dei genitori. Il ragazzo non era docile nemmeno prima, d’altra parte ha solo 18 anni, ma ora diventa talvolta ingestibile.
Quindi gli dice che forse potrebbero trovarlo nella cappella di famiglia al cimitero di Littlehome.

Arrivati li, trovano in effetti il ragazzo piangente davanti ai forni in cui sono custodite le ceneri dei genitori, ma d’improvviso cala un buio spettrale e totale e il ragazzo sembra sgusciargli via come un’ombra.
Cercano di inseguirlo, ma lo perdono quando, presa la moto da cross e uscito dalla cittadina, Dwayne si infila nella boscaglia, sparendo.
Nel frattempo Terence, TJ per gli amici, si reca a casa di Davon. TJ è l’amico che ha coperto le spalle a Dwayne nella rissa al Pub e la cui voce si sente parlare nella registrazione in cui sono stati picchiati Kazumi e Richard.
Il ragazzo racconta la stessa storia del maggiordomo, Dwayne è cambiato molto dalla morte dei genitori, ma a differenza del maggiordomo, TJ afferma che l’amico sembra quasi non essere se stesso talvolta, lasciandosi prendere da una furia incontrollata che gli sbalzi ormonali non giustificano nemmeno lontanamente.

Jason torna a Littlehome dopo aver fatto una segnalazione per la scomparsa di Dwayne e viene chiamato da Davon che, nel frattempo ha saputo da TJ di un posto dove si potrebbe nascondere Darling.
Si ritrovano tutti a casa di Davon, Kazumi compresa e decidono di seguire le indicazioni di TJ fino a una pista abusiva per il motocross che lui e l’amico hanno costruito insieme in mezzo al bosco.
Così Jason parte con TJ e ordina agli altri di stare indietro, ma Davon salta sul taxi di Kazumi e le ordina di seguire l’auto di Jason.
Arrivano ai margini del bosco e si avviano dietro a Tj che li conduce ad una pista nascosta tra gli alberi. Un’accozzaglia di casse e barili sono accostati a una baracca ridipinta alla bell’e meglio, mentre la moto da cross di Dwayne è a terra in mezzo allo spiazzo.
I ragazzi si avvicinano alla baracca, TJ bussa alla porta che viene appena scostata. Due occhi rossi come brace sembrano ardere nel buio pesto della capanna.
Qualcosa in quello che gli dice TJ non convince Dwayne Darling e la porta si scosta un poco, ma solo perché qualcosa trascini il ragazzo all’interno dove dopo pochi strani urli strozzati cala di nuovo il silenzio.
Decidono di muoversi coordinatamente. Davon segue Kazumi dietro alla capanna per cercare una finestra per far luce, mentre Jason fa irruzione dalla porta. Le torce illuminano il corpo di TJ riverso al suolo, gli occhi e la bocca spalancati e la pelle piuttosto pallida.
L’ombra di Dwayne si muove nell’angolo della stanza, come se fosse restio a farsi illuminare dalle torce.
Con uno scatto in un attimo di distrazione di Jason, gli passa accanto e sguscia fuori dal capanno. Qui sotto la luna che illumina lo spiazzo, la figura di Dwayne sembra poco più solida di un’ombra.
I contorni sono sfuggevoli e risulta difficile vedere il volto di Dwayne a meno che non si illumini l’ombra direttamente con le torce.
Questo è anche il trucco per rendere reale l’ombra che possiede il giovane.
Con un po’ di tentativi e di ingegno, i nostri protagonisti riescono ad evitare di essere usati come cibo e riescono a cacciare quest’ombra che sembra possedere il ragazzo, Dwayne Peter Darling.
Vi suona forse familiare il nome? Beh, quando Peter Pan lasciò l’Isola che non c’è per tornare a vivere nel mondo fu adottato dai Darling e da loro prese il cognome…
Ma le fiabe sono solo uno specchio distorto della realtà. Peter non rincorreva la sua ombra, cercava invece di sfuggirgli…
Così, per ora, la storia di Peter ha avuto una fine, ma dove sarà andata l’ombra?

Si conclude così la Prima Mini Cronaca di Mondo di Tenebra, ma non temete:

TORNEREMO!!

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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