[Traccia] Oscurità Nascente – Sessione 8

Capitolo 2 – I Quattro Principi
Sessione 8 – 07/04/2023

Riddick, Viktor e il Varese sono entrati nel giardino di questa casa abbandonata.
Lì per lì non ci hanno pensato molto, ma ora si sono fermati.
Per raggiungere quel che cercano basterà loro continuare a seguire la scie di male che vede l’occhio di Belial, ma per uscire?
Comunque decidono di affrontare un problema alla volta e proseguono per il centro del giardino, che si rivela un vero e proprio labirinto.
Al centro del giardino vi è un largo spiazzo, alcune panche di marmo sono poste ai lati dello spiazzo e al centro una grossa vasca esagonale invece di essere piena di gorgogliante acqua è piena di foglie e detriti lasciati dal vento. Al centro, su un piedistallo, vi è la statua di un ermafrodita (parte superiore femminile, inferiore maschile) con testa di gufo, seduto sul dorso di un grosso lupo dall’aria minacciosa. Una lunga lancia è infitta nel piedistallo e non si muove.
Le mani della statua sono sporte in avanti, come se stessero sorreggendo qualcosa che però è stato tolto.

Dal piedistallo si sente provenire un rumore di acqua gorgogliante, come fosse intrappolata e non riuscisse ad uscire.
Guardandosi attorno, i tre cercano cosa potrebbe andare posto sulle mani della statua, finché Riddick non ci mette un piede dentro. Il vaso di coccio va in pezzi.
Bene ed ora che fare?
Dopo molteplici minacce di usare il grasso delle chiappe di Riddick per fare la colla, alla fine il Varese si ricorda di avere dell’american tape.
Rimesso insieme in qualche modo il vaso, Viktor lo appoggia sul piedistallo e sperano funzioni.
L’acqua inizia a gorgogliare, fuoriuscendo dall’imboccatura del vaso che magicamente sembra tornare integro.
C’è un problema però, l’acqua è benedetta e Viktor non è abbastanza veloce ad uscire dalla vasca, prendendosi una bella ustione da acqua santa.
In quello stesso momento la statua sembra riprendere vita. Pur rimanendo dalla pelle perlacea, la figura di Egyn inizia a muoversi, il lupo scrolla la testa e allunga le zampe oltre il bordo dell’acqua, evitando accuratamente che il suo padrone venga in contatto con il liquido.
Riddick inizia a perdere il controllo a causa dell’aura di fede dell’acqua, scappando dietro ai cespugli, il Varese indietreggia a sua volta fino al limitare della radura, mentre Viktor sembra tener testa alla paura della sacralità e rimane ad osservare le movenze di Egyn che recupera la sua lancia ed inizia a camminare sull’erba del prato come non ci fosse niente di meglio nella vita.
Egyn è lo Spirito del Nord.
Sembra però che la creatura sia più gentile rispetto al collega Paimon, infatti accoglie con tranquillità i vampiri e li ringrazia per avergli permesso di sgranchirsi un po’.
È stato l’ultimo dei suoi fratelli ad esser intrappolato e non può uscire dal giardino, che è sotto incantesimo.
Il suo lupo però conosce la strada per uscire. Una volta fuori dovranno trovare la fonte del sigillo che lo tiene ancorato lì e distruggerla.
Anche nel suo caso si tratta di un oggetto di ferro, probabilmente di uso comune. Sicuramente è ancora custodito in casa, perché altrimenti la barriera si sarebbe già dissolta. Unico suggerimento che da è che l’oggetto non può entrare nel suo stesso campo magico.
Quindi chiede ai tre di andare a cercare l’oggetto e distruggerlo, sicuramente una volta libero non aiuterà Agrippa nei suoi scopi, poi magari potrebbe anche decidere di andare loro in aiuto, nel caso ne avessero bisogno. Forse…
I nostri sono già felici del fatto di non averlo contro, quindi si incamminano dietro al lupo per uscire dal labirinto.
Tornati alla casa Riddick suggerisce di prendere tutto quello che trovano di ferro e iniziare a buttarlo contro la barriera. Se l’oggetto torna indietro è quello che stanno cercano.
Di per sé l’idea è buona, quindi lui e Varese cominciano a lanciare roba, mentre Viktor, non convinto, esplora tutta la casa.
Mentre Riddick lancia le posate contro la barriera, una forchetta decide di tornare indietro e centra la fronte del Varese. Molto colpito da ciò, il Varese suppone che questo sia l’oggetto che devono distruggere, così comincia a tirare e torcere, ci si mettono in due, ma ottengono solo di farsi scappare la posata di mano e conficcarsela qua e la. Finché non decidono di farci giocare il lupo che, stringendola tra i denti da un lato, con i due vampiri dall’altro finalmente riescono a spezzarla.
Dalle finestre del piano superiore Viktor li vede ed assiste anche all’uscita di Egyn dal labirinto. Lo Spirito lascia una piuma, perché possano chiamarlo se avranno bisogno di aver ricambiato il favore.
Viktor comunque non desiste e si trova ad aprire un armadio.
All’interno c’è un tizio sulla sessantina, con il panciotto e l’aria impegnata a leggere un quotidiano.
Viktor cerca di capire di chi si tratti, ma la creatura è piuttosto fastidiosa ed indisponente ed anche all’arrivo degli altri due Vampiri non sembra minimamente spaventata.
Alla fine, dopo un discreto tira e molla, si presenta come Sandman ed afferma che quell’armadio, come molti altri, è casa sua.
Dopo un attento interrogatorio, dice anche di aver visto Agrippa non più di una notte addietro, rovistare nei cassetti della scrivania del piano di sotto.
Cos’abbia preso non lo sa.
Lasciato Sandman a leggere il suo giornale, i tre scendono di sotto e rovistano nuovamente nella scrivania dove aveva guardato già Viktor, sebbene non avesse trovato niente.
In un sottofondo di un cassetto trovano quello che resta di un sigillo inciso nel legno ed un frammento di carta pergamena.
Niente di fatto, pensano loro, e tornano al Rifugio perché ormai s’è fatta quasi mattina…

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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