[Traccia] Oscurità Nascente – Sessione 6

Capitolo 2 – I Quattro Principi
Sessione 6 – 24/03/2023

Siamo a Erding, ridente cittadina a pochi Km da Monaco di Baviera. Il sole tramonta e i nostri eroi si svegliano nel nuovo rifugio.
Purtroppo per il Varese l’azione dovrà attendere ancora un po’, perché ha un problema: le sue mani sono fuse con una testa che ormai è irriconoscibile.
Si presenta alla loro porta Voukodlak, Tzimisce mandato dal Vecchio per aiutarlo.
Mentre i due Tzimisce lavorano per rimettere a posto le cose, Viktor e Riddick decidono di uscire per rifocillarsi e decidono di andare al NeroDom Black Club.
Qui incontrano Lorelei, la proprietaria del locale , una fatata, e Michelle, la barista.
Chiacchierano un po’ e si rifocillano, per poi tornare al rifugio a prendere il Varese, che si è sistemato mani, braccia e spalle e ha messo a frutto il materiale recuperato costruendo un tirapugni che regala prontamente a Viktor (che abbiamo visto non essere molto bravo col coltello).

Cercano la chiesetta campestre sconsacrata di San Niklaus, impostano il navigatore e prendono la macchina che ha lasciato loro il reggente mentre la loro è dal meccanico.
Ci vuole un quarto d’ora per raggiungere la chiesetta, che è sulla riva di un piccolo laghetto accanto al fiume Eittinger Fehlbach.
Lasciano la macchina sulla strada principale e fanno a piedi l’ultimo Km.
La notte è buia e ventosa, sembra che un temporale sia in arrivo da Nord, ma il posto è deserto.
La struttura è di pietra, a un solo piano, con un piccolo campanile che spunta di un metro dal tetto di legno in cui una campana di ferro sembra non subire l’attacco del vento come invece la corda attaccata al batacchio che arriva al suolo.
La chiesetta ha un portoncino di legno da cui il Varese passerebbe appena e due piccole finestrelle talmente sporche che non lasciano filtrare nulla.
Stimano che possa contenere un piccolo altare e un paio di file di tre o quattro panche.
Controllando con Auspex si accorgono delle scintille che emana la porta, mentre Viktor non vede nulla col suo occhio di Belial.
Chiedendo a Barbatos il demone utilizza il suo potere per tornare indietro nel tempo e riesce a vedere il momento in cui Agrippa lasciò quel luogo, sigillando la porta dietro se. E’ passato più di un secolo da allora.
Girando attorno alla struttura si accorgono dei segni lasciati da gomme nel fango, vecchie di un giorno o due, ma non trovano altre tracce più recenti.
Decidono di mettere in contatto l’anello che contiene Barbatos con la campana e il demone sussulta. All’interno della campana è intrappolato qualcosa.
Riddick decide di tagliare la corda della campana e poi tirarla giù, per poterla controllare meglio.

Si concentrano sullo strumento. È di ferro, all’interno della campana è tutta coperta di simboli, compreso il batacchio che stanno molto attenti a non far suonare.
Barbatos, quando interrogato più direttamente spiega che contiene un Principe degli Spiriti dei quattro angoli del mondo, il suo nome è Paimon, Spirito dell’Ovest.
Dopo diversi tentennamenti decidono di suonare la campana e vedere cosa succede.
Subito sentono l’oppressione del sorgere del sole, il lago inizia a tinteggiarsi di purpureo, come se dalle sue profondità stesse effettivamente sorgendo il sole.
Scappano tutti, nascondendosi dietro la chiesetta e trovando a malapena il coraggio di sbirciare velocemente cosa stia accadendo.
Una figura a dorso di dromedario esce dall’acqua portando con se la fastidiosa luce morente del sole. Il viso di donna, il corpo di uomo, la voce cupa come il brontolare lontano di un tuono.
Lo spirito è lieto di esser stato richiamato, ma è irritato al contempo di esser costretto a restare rinchiuso nella campana. Dispoticamente dichiara che non farà più sorgere il sole finché non riusciranno a distruggere la campana per liberarlo e dopo, potrebbe anche esser disposto ad aiutarli ad annientare colui che lo ha intrappolato li dentro. Agrippa naturalmente.
Tutto questo con la continua sensazione di essersi appena svegliati, cosa che ha indotto i nostri vampirelli a continuare ad usare punti sangue fino alla scomparsa di Paimon, quindi al definitivo tramonto del sole.
Comunque dopo questo Viktor, Riddick e il Varese tornano a occuparsi della porta della chiesa.
Scocciato Viktor tenta con le cattive, tirando un calcio alla porta che gli rimanda una scossa elettrica con la stessa Forza da lui usata per calciarla.
Mentre il Giovanni è a terra, il Varese sceglie di salire sul tetto della chiesetta e sfondare le assi. Fin qui tutto bene. Anche quando si cala all’interno dell’angusta stanzetta va tutto bene.
Meno bene quando gli viene descritto un sigillo impresso a fuoco sul legno della porta. Non si sa bene ancora perché ma lui capisce male e crede che stia andando a fuoco e dunque decide di spendere un punto sangue (come se quella quantità di sangue poi bastasse) per pisciare contro la porta sperando di spegnere non si sa quale fantomatico incendio. Il risultato sono due aggravati da elettricità e il “wurstel” abbrustolito.
Nel frattempo viene raggiunto prima da Riddick e poi da Viktor.

L’interno della chiesetta ha visto decisamente tempi migliori.
Le panche sono marce, foglie, polvere e terra rendono il pavimento un pantaniccio scivoloso, l’altare di marmo, unico pezzo di pregio della stanza è crepato in più punti.
Serve una breve ricerca per capire che sotto quelle lastre crepate c’è un passaggio.
Il passaggio è fornito di una scala di pioli di ferro arrugginito che scendono di un piano o poco più sotto terra.
Qui un corridoio coperto di ossicini di animali, foglie e fango porta in una stanza piuttosto grande ma vuota. Se c’era qualcosa è stato portato via, ad eccezione del sigillo sul pavimento, che ha visto tempi migliori ma che ancora si intravede spostando la sporcizia sul pavimento.
Sporcizia che per altro scricchiola in modo strano sotto ai loro piedi.
Ad un controllo più accurato si accorgono che stanno calpestando delle ossa. Molte ossa.

Ad un tratto Viktor, da bravo Giovanni qual è sente i suoi sensi acuirsi, la temperatura cala e lui si decide a cercare di oltrepassare il velo per capire chi si aggiri ancora per quella stanza.
Sette spiriti di donne si palesano davanti a lui. Sette streghe, dall’aspetto selvatico ma buono, lo fissano con occhi vacui, le loro figure grigie e smunte aleggiano sopra il pavimento cosparso dalle loro ossa.
Raccontano di aver collaborato con Agrippa per creare il cerchio, convinte che lo avrebbero aiutato ad estirpare il male dalla terra, invece sono state usate come sacrificio per attirare Paimon, uccise per gli scopi di Agrippa e poi depredate dei loro amuleti di potere. Chiedono di essere liberate, bruciando le loro ossa sotto al cielo notturno, tra gli alberi del bosco. Non vogliono restare ancora in quel luogo buio e triste…

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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