Viktoria “Ruby” Solberg

Vero nome: Viktoria Solberg
Alias: Ruby

Clan: Vile

Personaggio della Cronaca:
QBA – Queste Bizzarre Avventure

Precedentemente:
Ancora nessuna.

STORIA

Era ancora minorenne quando venne Abbracciata dal suo Sire, anche se di pochi giorni.
Tremenda fu l’infatuazione verso di lei, travolto da una passione che pur dopo tanti anti anni era riuscita a far battere quel suo vecchio ed avvizzito cuore di vampiro.
Sapeva di aver commesso un errore, sapeva di aver infranto forse una fra le più sacre leggi che si erano imposti i Figli di Caino; avrebbe dovuto distruggerla, rimediare al suo sbaglio, fare ammenda, ma ahilui così non fu, non ci riuscì.
Chissà, forse la piccola Viktoria ricordava a Jorgen di una figlia? Di un’amante? O forse di una compagna di quando era ancora in vita?
Non lo sapeva, troppo tempo era passato, i ricordi ormai erano sbiaditi, si erano sgretolati con l’incuria nel tempo, eppure c’era qualcosa in lei, una piccola luce, laggiù in fondo al tunnel; era poco ma tanto gli bastava.
Così inizia la storia della piccola Ruby, il suo Sire le aveva dato questo nome, l’aveva portata con se lontano da tutto e da tutti, per fortuna la Groenlandia offre spazi sconfinati, fiordi, montagne e anfratti dove potersi nascondere, lontano.
L’inizio fu duro, persa, rapita, sola con quell’uomo che le aveva portato via la luce del sole che tanto amava, la sua famiglia e la sua casa non erano più luoghi per lei.
Pianse, pianse tutte le lacrime che aveva, scorrevano cremisi sul suo viso, finché un giorno finirono…
Ma finirono poi davvero? Oppure quell’uomo con infinita pazienza, era riuscito a far breccia. Era il suo rapitore, le aveva portato via tutto, eppure d’improvviso non riusciva più a detestarlo, la paura stava scemando, le continue attenzioni del suo Sire un poco alla volta finirono per metterla a suo agio.
Il suo vecchio mondo, ormai in frantumi come dopo uno scontro cosmico, stava pian piano tornando a formarsi attorno a Jorgen. Era un mondo decisamente diverso, ma dopotutto non così terribile come si era prefigurata all’inizio.
“Maestro”, così aveva cominciato a chiamarlo, perché tutto sommato anche se Jorgen aveva sbagliato era comunque un vampiro retto, onorevole, e giacché l’errore commesso era suo, era sua anche la responsabilità di insegnare alla piccola Ruby tutto ciò che sapeva. Così cominciarono gli studi, perché essere vampiri comporta cambiamenti enormi, anche le cose più semplici vengono stravolte.
Cadere in torpore al sorgere del sole e rinascere ogni tramonto, quando l’ultimo spiraglio di luce svanisce all’orizzonte, sono poca cosa in confronto al tenere a freno la “sete”.
In un balzo 5 anni passarono, le giornate si erano susseguite tutte simile eppure tutte diverse, tempo speso affinché Viktoria imparasse ad utilizzare parte dei poteri del Clan del suo Sire. La Taumaturgia cominciava a svelarle i suoi segreti.
Jorgen le aveva insegnato molto ed sempre più fiero di lei ogni giorno che passava, spesso e volentieri uscivano a caccia assieme; a pochi chilometri dal loro rifugio c’era un piccolo porto turistico; più spesso di quanto si possa immaginare turisti umani e non, diretti a Capo Nord, facevano scalo lì, portando notizie e pettegolezzi da un po’ tutto il mondo.
Fra questi viaggiatori, uno portò la voce che in centro Italia gravi tumulti si erano verificati, talmente gravi che persino il Principe Macchiavelli si era dovuto recare laggiù dalla sua usuale dimora di Ginevra. La situazione si era poi risolta, portando la notizia della nascita di un nuovo, bislacco Elysium.
Il fatto strano non era tanto che fosse retto da un Malkavian, che aveva una True Brujah come sceriffo e un Vile come Segretario, no, il fatto strano era sembrava che questo terzetto ospitasse creature di tutti i generi sotto al loro tetto: fate, maghi, mannari e forse persino un demone, anche se questo non le era mai stato confermato.
Sembrava tutto assurdo. Già, assurdo. Così assurdo che forse quel posto poteva essere il posto ideale per loro.

Poi accadde. I nodi, si sa, prima o poi vengono al pettine. Accadde una sera di metà Ottobre, forse fu per una disattenzione, forse per abitudine a quella “vita” felice, fatto sta’ che quella notte Jorgen non si accorse degli occhi maligni che lo osservavano fino a che non fu troppo tardi.
Come i laser davanti alle porte di Tannhäuser, un bagliore verde balenò nel buio, un attimo solo e del corpo del maestro non rimase che cenere che si dissolve al vento; cinque vampiri si stagliavano al chiaro di luna, erano Tremere, come il suo Sire, eppure lo avevano attaccato e distrutto con inaudita violenza.
Inorridita e distrutta dal dolore provocato dal repentino spezzarsi del loro legame di sangue, Ruby non poté far altro che scappare. Ma dove?
Il viaggio era lungo, ma quel bizzarro Elysium ora sembrava l’unico posto sicuro. Un posto dove l’avrebbero accettata per l’errore che era, dove nessuno l’avrebbe giudicata. O almeno ci sperava, ma che altro poteva fare?
Le ci vollero tre anni. Tre anni da quella notte in cui Ruby aveva perso di nuovo tutto, ma era sopravvissuta, restando lontano dalla civiltà, attraversando l’Europa un passo alla volta, correndo e cacciando tra i boschi. Ora la meta è vicina, molto vicina… manca davvero poco perché la vera storia di Ruby possa avere inizio…

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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