[TRACCIA] Storie di Dei, Semidei e chimere – Sessione UNO

Exalted Seconda edizione

Iniziamo così, con una semicitazione di The slayers nel titolo per inaugurare la nuova avventura.
Ovviamente siamo fuori dai consueti canoni di Vampiri, perché stiamo per imbarcarci in un’avventura di Exalted!
Le prime sessioni, ovviamente sono sempre le più complesse, perché i Personaggi devono acclimatarsi e la qui presente Master deve imparare il sistema del gioco che è piuttosto ostico in certi punti.
Comunque ecco qua la partenza delle nostre avventure.

Sessione 1 – 20/08/2019

Siamo nella Stagione del legno, a Spine, la cittadina che ho scelto come punto iniziale della storia, c’è una festa. Si dovrebbe festeggiare il buon pescato e i raccolti, ma la gente non è felice.
Dorian, un medico itinerante, si ritrova a osservare le facce smunte delle persone. I genitori cercano di far divertire i figli, ma molti uomini (padri e fratelli grandi) mostrano ferite e segni di dure lotte per la sopravvivenza.
Anche Serebras nota questo “dettaglio”. Serebras è un tizio schivo, che dice a tutti di chiamarsi Kormin, ma non sta in mezzo alla folla, anzi, ne segue i movimenti in disparte.
Come segue i movimenti di Doria, che si avvicina ad un padre di famiglia con delle ferite ancora fresche che gli impediscono di camminare bene e muovere un braccio.
Impietosito, Dorian chiede ad una guardia cittadina, Huraka, di aiutarlo ad accompagnare l’uomo nella sua casa per poterlo curare.
Jormin li segue, incuriosito, più che altro dalle poche parole pronunciate dall’uomo: «Siamo stati attaccati mentre eravamo in mare…»

Quando finalmente l’uomo riceve le prime cure, riesce anche a spiegare che la chiatta su cui lavora è stata assalita in mare da una gigantesca creatura, che ha spezzato le corde e fatto precipitare il carico in mare, travolgendo anche alcuni mariani che non hanno avuto via di scampo a differenza sua, salvatosi per un soffio.
Spiega che è per questo che la gente non è così felice, non c’è pesce e i carichi di legname non riescono ad arrivare nei porti, recando un grande danno economico per tutta la cittadina.
Con le ultime forze consiglia loro di andare dal Prefetto del villaggio, che sta cercando volontari per il prossimo viaggio in mare.

Mentre Huraka e Dorian escono dalla casetta, anche Kormin si fa interessato alla questione e tutti e tre, indipendentemente, decidono che l’indomani si recheranno dal Prefetto.

Kingsley Stevenson, Prefetto di Spine, è intento a scavare un solco nel pavimento di casa dal tanto suo percorrerlo avanti e indietro incessantemente, quando Huraka, Dorian e Kormin, incontratisi li fuori, decidono di presentarsi e proporsi volontari per fare da scorta all’imbarcazione.
Il Prefetto è ben lieto di avere un medico e una guardia cittadina a disposizione, resta invece dubbioso sulla presenza di Kormin, ma poiché l’uomo si è proposto e lui ha necessità di capire cosa stia davvero accadendo tra i flutti non si fa troppi scrupoli e li assolda per il viaggio.
Partiranno l’indomani mattina presto, insieme al capitano Zhong Tingfeng, a bordo della sua chiatta “Piatto di Portata II”. Superfluo chiedere perché sia la II…

Prima dell’alba i tre si imbarcano insieme ad alcuni giovani marinai sulla chiatta e il viaggio ha il suo inizio.
Alcuni segni premonitori sembrano sconsigliare la partenza, come la presenza di corvi ed uno specchio che doveva essere imbarcato, mentre invece finisce in frantumi sotto ai loro occhi. Ma i tre ignorano i segnali…
Sembra che le prime ore siano piuttosto tranquille, difatti, il mare è calmo e la chiatta costeggia la riva che si fa sempre più frastagliata e alta, scivolando verso Sud.
Quando ormai si sono lasciati dietro le spiagge e gli scogli, mentre costeggiano un’alta montagna che cade in un dirupo tremendo nel mare, impossibilitando qualsiasi tipo di approdo, il mare inizia a diventare mosso. È pomeriggio ormai e non si può tornare indietro. L’unica speranza è quella di andare oltre la catena montuosa e raggiungere il primo porto, quello di Kirighast, ma a quanto pare non è così semplice.

All’improvviso dalle onde appaiono lunghi tentacoli traslucidi, che si schiantano sul legno della chiatta e sul suo carico, facendo scricchiolare il fasciame e ondeggiare pericolosamente l’imbarcazione. I rematori abbandonano i loro posti, nonostante gli ordini del capitano, ma ben presto è chiaro che la creatura non è interessata a cibarsi, quanto piuttosto sembra cercare un appiglio nel mare che diviene sempre più tempestoso.
Per evitare che l’imbarcazione sia colpita in pieno dal maltempo in arrivo, Dorian, Huraka e Kormin, chiedono al capitano e all’equipaggio di nascondersi sottocoperta mentre cercheranno di occuparsi della medusa.

Nonostante le perplessità il capitano si affretta a richiamare tutti al coperto, lasciando finalmente i nostri tre Esaltati da soli.

È ora di scoprire le carte e rivelare i propri Prodigi. Huraka brandisce la sua arma, una Daiklave Devastatrice, un’arma enorme e decisamente non comune. Dorian imbraccia la sua Verga di fuoco (no, non è una cosa porno se lo volete sapere! :p), mentre Kormin ha con se il suo fidato arco.
I colpi di Huraka si abbattono sui tentacoli, spezzandoli, ma anche il turbine di frecce di Kormin ha il suo effetto. Dorian invece passa alle maniere forti e inizia a lanciare alcuni arpioni trovati sull’imbarcazione. Sulle fronti di Kormin e Huraka si accende il simbolo delle loro Caste e uccisa la medusa, devono attendere diversi minuti, prima di avvertire il capitano che la nave è ora libera di procedere.
Quando finalmente la chiatta riprende la sua rotta, il mare è ormai piuttosto mosso, ma riescono a raggiungere il porto di Kirighast.
Sbarcati, vengono indirizzati alla Locanda “Bocciolo di rosa”, dove una locandiera piccola ma piuttosto energica li accoglie e li accompagna alla loro camera, prima di andare a preparargli una lauta cena.

Mentre mangiano si accorgono di essere osservati da un tizio che sta parlando con uno dei giovani marinai che era sulla loro chiatta.
Dopo diversi tentativi riescono grazie a Balicio, il gatto di Dorian, ad ascoltare la conversazione. Il ragazzo dice di aver visto loro tre combattere e che non sembravano affatto esseri umani comuni, nel farlo.
La velocità delle frecce di Kormin, la forza di Huraka e come Dorian ha curato le loro ferite usando poco più che il tocco delle sue mani.
L’uomo sembra molto interessato, tuttavia una volta finito il pasto si alza insieme al ragazzo e si avvia fuori dalla locanda, dove Huraka lo segue. Dopo una breve conversazione, la Guardia di Spine riesce a convincerlo a dar loro una tregua. Partiranno all’alba sull’imbarcazione per non rimetter più piede nella sua città…
Così il mattino dopo ripartono per completare il viaggio…

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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