[Traccia] Oscurità Nascente – Sessione 2

Capitolo 1 – Discesa nell’Abisso
Sessione 2 – 20/01/2023

Una volta fuori dal rifugio della Malkavian deceduta, si ritrovano con Marlon. Non hanno notizie da dargli a proposito di Maurice, il mostro dell’armadio, ma si fanno lasciare il numero, in caso lo incontrassero di nuovo.
Tornati dal Vescovo lo ragguagliano di quello che hanno trovato e gli chiedono di poter visionare le telecamere di sorveglianza della segreteria per scoprire chi aveva mandato quella mail al City Gangrel.
Dopo aver mandato fuori il segretario dalla stanza, iniziano a spulciare tutto il pc, della e-mail nessuna traccia, ma dai video scoprono che è stata Bronwen a spedire quella mail, scansionando una serie di documenti prima di inviarla.
Viktor parte di corsa per la Biblioteca con l’intenzione di mettere sotto torchio Bronwen, ma nella sala non la trova. Inizia a girare a vuoto, finché non viene raggiunto dal Vescovo e dagli altri. Il Vescovo conosce la leva per il nascondiglio di Bronwen e una volta attivata l’ingresso alla stanzetta ricolma di antichi testi si rivela dietro una libreria.
La Kiasyd è stesa per terra, in preda a quelle che sembrano convulsioni. Varese e il Vescovo si precipitano a vedere cosa possono fare, mentre Bronwen sembra indicare una pila di libri e carte. Dopo qualche istante Viktor corre a prendere una penna un secchio su richiesta del Vecchio, mentre Riddick trova quello che vuole Bronwen, un foglio con su inciso il sigillo di Belial.
Mentre i due Tzimisce lavorano per liberarle la testa del liquido nero che sta cercando di fargliela esplodere, la Kiasyd riesce a trovare le ultime forze necessarie a distruggere il sigillo, mettendo fine al potere del demone si di lei.
Con cautela mettono l’Eccentrica su una branda e la lasciano riposare, d’altro canto la mattina si avvicina e tutti sono costretti a tornare nei loro rifugi.
Purtroppo per Viktor la giornata si rivelerà lunghissima. Riesce a dormire non più di tre ore a causa del suo occhio Abissale e passa il resto della giornata tra il terrore del sole e le pagine del libro di Cagliostro.
La notte seguente si ritrovano, Viktor è molto nervoso a causa del poco sonno, però ora sa che Cagliostro venne imprigionato nell’aprile del 1791 nella fortezza di San leo e che qui vi morì nell’agosto del 1795. Uno spezzone di racconto di fra’ Cristoforo da Cicerchia, il cappellano della fortezza, racconta come pochi giorni prima di morire, Cagliostro fu trovato semiparalizzato. Scrive: «Restò in quello stato apoplettico per tre giorni, né quali sempre apparve ostinato negli errori suoi, non volendo sentir parlare né di penitenza né di confessione. Infine de’ quali tre giorni Dio benedetto giustamente sdegnato contro un empio, che ne aveva arrogantemente violate le sante leggi, lo abbandonò al suo peccato ed in esso miseramente lo lasciò morire; esempio terribile per tutti coloro che si abbandonano alla intemperanza de’ piaceri in questo mondo, e ai deliri della moderna filosofia. La sera del 26 fu tolto dalla sua prigione per ordine de’ suoi superiori, e fu trasportato al ponente della spianata di questa fortezza di S. Leo, ed ivi fu sepolto come un infedele, indegno dei suffragi di Santa Chiesa, a cui non aveva quell’infelice voluto mai credere».
Cagliostro morì il 26 agosto 1795, verso le 22.30; fu sepolto senza cassa e senza alcuna lapide.

La seguace di Riddick tra l’altro scopre che nella fortezza sono tutt’ora conservati alcuni oggetti e libri appartenuti a Cagliostro, ma quelli ritenuti più particolari e/o pericolosi sono stati tenuti nelle stanze private della fortezza o portati in Vaticano.
Pensano che sia ora di andare a far visita alla fortezza, ma prima cercano qualche altra informazione su Cagliostro, perciò vanno in Biblioteca, nel rifugio dove ancora riposa Bronwen. L’Eccentrica non sembra aver voglia di conversare, ma Viktor inizia a smanare nei suoi libri e documenti, facendola infuriare. Proprio quando crede di aver trovato qualcosa di importante, la Kiasyd lo assale e lo priva di alcune delle sue conoscenze di Occulto.
Nei manoscritti trovano i prototipi del sigillo di Belial e scoprono che probabilmente quello che voleva dal demone era proprio sapere come creare la Pietra Filosofale.
Nel frattempo Riddick si dirige al rifugio del Gangrel per recuperare il caricabatterie del portatile e nel tornare, lungo la strada, una Cainita piuttosto elegante ma anche piuttosto spaventata gli chiede aiuto.
Era ospite da un conoscente, Giacomo Bevilacqua, un Ventrue AT come lei e tutto a un tratto ha iniziato ad agitarsi e a tenersi la testa. Poi era caduto al suolo e gli occhi gli sono esplosi, lasciando uscire un liquido nero e parti di cervello.
Riconoscendo il modus operandi, Riddick accompagna la Ventrue dal Vescovo e sarebbe tentato di andare a vedere la scena del crimine, ma gli altri non sono d’accordo e vogliono andare a San Leo.
Così fanno un ultimo controllo delle mail sul computer del City Gangrel e partono dopo aver recuperato un po’ di equipaggiamento.
Non incontrano nessun intoppo lungo la strada ed anche a San Leo è tutto tranquillo. Raggiunti i bastioni della fortezza iniziano a cercare di scalarli con corda e rampino.
Varese è costretto a portarsi in spalla Viktor e nel fare l’ultimo sforzo per salire, rompe un merlo della murata, facendo rumore ed attirando la sorveglianza notturna. Riddick recupera il rampino e la corda al volo si nasconde appena in tempo. Osserva gli umani controllare le macerie e fare una chiamata, prima di ripartire.
Nel frattempo Varese e Viktor si sono nascosti in uno dei torrioni, dove è presente una mostra di armi e armature d’epoca.
Riddick, una volta che si è liberata la strada, scassina il cancello d’ingresso e si addentra nella fortezza. Nota un cancelletto che sbarra un passaggio col divieto d’accesso per i non addetti ai lavori, ma lo passa e si riunisce con gli altri. Si rivela complicato scassinare i cancelli per entrare nel cortile interno della fortezza, ma alla fine con le “buone” ottengono ciò che vogliono ed entrano.
Decidono di andare nel palazzo principale, dove si tengono le mostre, scassinata la porta si aggirano per le sale non trovando nulla di interessante (a parte la statua di cera di Federico da Montefeltro che li guarda male).
Raggiungono la cella di Cagliostro, quella che fu la prima stanza ad ospitarlo, ma niente sembra attirare la loro attenzione. Quindi finiscono il giro del piano e salgono.
Trovano d’interessante, una cassaforte nella stanza in fondo, da cui esce una strana aura purpurea e nera come la pece. Aggirando il problema di scassinarla, sfondano il legno e vi trovano uno strano anello col sigillo di Cagliostro.
Finito il giro si trovano indecisi sul da farsi.
Poi finalmente a qualcuno torna in mente che la Seguace di Riddick aveva accennato a materiale tenuto in un posto non accessibile al pubblico. Girando per il castello è evidente che nessun luogo, li dentro, non è accessibile al pubblico, ad eccezione di quel cunicolo chiuso con il cancelletto all’ingresso della fortezza.
Tornano indietro di corsa e, sempre con le buone, aprono il passaggio. Il cunicolo è un po’ stretto per il Varese, che è alto più di due metri e largo come un armadio a due ante, ma gli altri ci passano tranquilli e si infilano davanti a lui. Raggiunta la fine del corridoio si trovano davanti ad una porta di legno robusta e decisamente in ottime condizioni.

Aperta la porta si ritrovano in uno studiolo, con librerie, una scrivania, fogli e volumi accatastati ed un bancone di lavoro. In un angolo c’è un’altra porta, ma quello che più li inquieta è la scritta “Lasciate ogni speranza o voi che entrate” incisa nella pietra della soglia da cui sono appena passati…

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *