[TRACCIA] ONE-SHOT: Scherzetto o… SCHERZONE?!?!?!?

ONE-SHOT: Scherzetto o… SCHERZONE?!?!?!?

Sessione del 03/11/2017

Eccoci per la One-shot, ovvero per la cronaca da una serata, quella fatta per divertirsi e cazzeggiare e che a volte porta fuori dallo spazio e dal tempo.
Quest’anno a masterare la One-Shot è stato il Narratore Redian, e la vostra Sheky ha partecipato come giocatrice.

Tutto è cominciato con la chiamata del CapoClan dei Nosferatu alla povera Albina, per avvisarla che il suo amico Roger (di cui lei si scorda costantemente), è sparito da qualche giorno, dopo che era stato mandato ad indagare su una presunta infestazione di fantasmi. Così le è stato chiesto di andare a dare un’occhiata e per l’occasione, visto che Ugo era molto impegnato, è stato chiesto ai nostri eroi di Serrungarina di darle un po’ di supporto.
Quindi Ugo ha chiamato Sir Wilfred per chiedergli il favore, ma siccome era molto… ehm… impegnato con Sasha, l’unico disponibile a dare una mano ad Albina è il Prof.
Così la Nosferatu è andata a prenderlo a Serrungarina e insieme si sono recati in zona Carpegna, al Dito del Diavolo.
Hanno trovato l’auto di Roger ferma a duecento metri dalla casa, chiusa, mentre un’altra auto era ferma a un centinaio di metri. Lasciata la Panda di Albina si avvicinano per controllare.
L’auto rossa è chiusa anch’essa, che però i nostri scassinano per dare un’occhiata. Ovviamente il Prof brucia la centralina col suo Disturbinator per disattivare l’allarme, ma così facendo brucia anche la centralina dell’auto che risulta così inutilizzabile.
L’auto risulta intestata a Roberto Giletti, nato il 3 luglio 1975 e all’interno del mezzo oltre a cartacce di merendine e bottigliette d’acqua (Che indicano si tratti di un umano), trovano, nel baule, una valigia contenente un dispositivo per i fuochi d’artificio. Una rapida ricerca rivela che il Signor Giletti ha un fratello, Luigi, e lavora per un’azienda di costumi teatrali.
Il Prof allora fa qualche rapida ricerca col portatile sulla casa, che risulta priva di proprietario. Negli anni si sono succeduti molti proprietari, ma ogni 4/5 anni al massimo veniva nuovamente venduta, finché non si è deciso di tenerla vuota e di proprietà demaniale, dichiarandola inagibile.
Rimesso tutto a posto si avvicinano alla casa.
Il Prof nota una sorta di barriera rossa, visibile solo tramite la sua disciplina e mentre vola col drone sopra la casa per controllare meglio, dopo pochi istanti, un rumore di vetri in frantumi, urla, portiere che sbattono e un’auto parcheggiata dietro la casa fa il giro, uscendo come indemoniata dal cancello. A nulla serve tentare di fermare le due persone all’interno, che scappano come avessero il diavolo alle calcagna.
La barriera rossa che il Prof vedeva si è abbassata ed ora tutto sembra tranquillo.
Albina allora decide di tirare un sasso contro al vetro e il risultato è una luce che si accende al piano superiore, una sagoma, come di un grosso calamaro traslucido, s’intravede dalle finestre del piano di sopra, poi la luce si spegne e di nuovo silenzio.
Albina e il Prof esitano un po’ a entrare, finché non decidono di raggiungere il patio per provare a vedere se la porta è chiusa.
Appena attraversata la barriera invisibile si rialza e mentre Albina apre la porta di casa, il Prof vede la sostanza rossa addensarsi e formare una sagoma umanoide che sembra volerli attaccare, perciò spinge l’ignara Albina dentro la casa e richiude la porta, scoprendo che la cosa rossa non può varcare la soglia.
Con la torcia i nostri controllano la porta, ma non trovano sale ne simboli particolari, quindi decidono di provare ad andare nella stanza accanto. Un piede in fallo ed ecco che affondano in una bacinella di vermi per Albina e una di formiche rosse per il Prof.
E’ palesemente uno scherzo di cattivo gusto, ma il peggio deve ancora venire.
I nostri gironzolano fino alla porta del garage e poi tornano indietro, sentendo una sorta di borbottare venire dal bagno.
Aprendo la porta il Prof si trova a dover schivare una spruzzata di liquami non ben identificati…
Ad un esame più accurato, i nostri trovano un filo che scompare tra alcuni mattoni… un altro scherzetto poco divertente.
Avvicinandosi alla cucina, appena dentro, una fiammata si alza dal fornello, ma anche qua è uno scherzo, azionato da una fotocellula posta a livello del pavimento. Raggirato il problema, Albina riesce a chiudere il gas e a mettere fine a quest’altro scherzo.
Un rumore dalla stanza accanto e una volta dentro, una ragazzina sta sul soffitto della camera, caccia un urlo agghiacciante appena li vede, poi la figura cade e si frantuma in mille pezzi.
Per un momento piglia male ai nostri due compari, ma alla fine non è che un altro scherzo. A questo punto è d’obbligo salire al piano di sopra. Sulle scale però succede qualcosa di strano. I due vedono uno spirito che ridacchia e poi sparisce.
La cosa confonde un bel po’. Sono scherzi o c’è qualcosa di vero?
Al piano di sopra beccano finalmente gli spiritosoni, sono Roberto, Luigi e e la figlia di Roberto, Luisa.
I due fratelli spiegano che quella è stata la casa della loro infanzia e che ci erano molto affezionati. Loro dicono di non aver mai percepito nulla di strano, ma sono stati costretti dai famigliari ad andare a vivere in città, così, quando hanno scoperto che la casa era rimasta vuota e ci andavano vandali e zozzoni, non potendo comprarla per metterla in sesto, hanno organizzato tutti questi scherzi per spaventare la gente.
Raccontano che la storia su cui si basano i loro scherzi, però, è vera.
Una famiglia di partigiani aveva costruito la casa e ci viveva, quando nel 1944 una pattuglia di tedeschi li ha trovati. Hanno portato via il padre e la madre ha nascosto la bambina, prima di essere presa a sua volta, violentata e uccisa.
Della bimba non si è saputo più niente. Che fosse la ragazzina vista sulle scale?
Allora il Prof e Albina decidono di mandare fuori casa e fuori dal cancello la famiglia Giletti.
Dopo un po’ di calcoli si accorgono che c’è un pezzo di corridoio più corto e scoprono che dietro un vecchio armadio c’è una porticina che porta in cantina.
Qui trovano il corpo in decomposizione di avanzata di Roger e, spostando una grossa cassa, trovano una botola. Nel buco sottostante trovano quello che resta di un abitino, un peluche rovinatissime e qualche ossicino, insieme a un foglietto logorissimo su cui si leggono poche, strazianti parole in una scrittura molto incerta.
Evocato lo spirito della bimba, lei spiega che vorrebbe uscire di casa, ma è confinata li dentro, perché li si trovano le sue ossa.
Allora sorge il dubbio, che la cosa rossa fuori dalla porta che ha visto il Prof sia la madre della bimba?
Decidono di raccogliere le ossa in una vecchia giacca, che scoprono appartenere al padre della bimba, e portano tutto fuori dalla parte.
Madre e figlia possono quindi ricongiungersi e dopo aver ringraziato, passare oltre e liberare la casa dalla loro presenza.

La storia si conclude in breve poi, con la spiegazione di ciò che è accaduto alla famiglia Giletti e la promessa che li aiuteranno ad acquistare la casa, così che possano ristrutturarla e farci, chissà, una bella casa degli orrori.

Ringrazio di nuovo Master Redian per la bella Cronaca one-shot e mi auguro che voglia riprovarci in futuro!

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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