[Traccia] Nebbie 15

A particolare beneficio di Ivan che non era presente! 🙂
Il Branco va a nanna e decidono, i giocatori, di far passare un po’ di tempo per permettere a JC di studiare i testi che si trovano nella biblioteca del monastero. Tra tutte queste cose, JC, trova riferimenti al calderone del Dagda e alla Cornucopia, oltre alla prima parte di un interessantissimo volume, il vangelo di Maria Maddalena.
In questo libro, però, è contenuta solo la storia di Gesù fino a quando egli giunge al momento della crocifissione. Mannaggia, manca la parte più interessante.
Così, JC, una sera, decide di mettersi a chiacchierare con Armida, la Maga, trovandola impegnata a leggere uno strano testo (Solo JC sa di che libro si tratta, quindi chiedetelo in gioco a lui di dirvelo. :p). Armida lo informa che, oltre i riferimenti mitologici trovati dal Lasombra, ci sarebbe, d’interessante, la notizia recente del ritrovamento di un vaso presso la tomba di Gesù. Ritrovamento avvenuto da parte di un gruppo di Templari Genovesi. Inoltre consiglia a JC di andare a parlare con Padre Samuel, il quale potrebbe avere un’idea di dove si possa trovare il resto del Vangelo di Maria.
Dopodichè, con una manovra alquanto subdola, JC riesce a far bere il proprio sangue alla maga, legandola con un Vincolo, ma la maga non smebra prenderla bene come farebbe invece un comune mortale, cosa che JC sembra non notare… Mentre sono li a pastrocciare, arriva di corsa Selene, tutta trafelata, e poco dopo, rimanendo a fissare Armida comincia a pronunciare una specie di filastrocca:

«Caduto dalla fronte di Lucifero, fu preso da Adamo.
Fu trovato da Seth, pescato da Noè e usato da Melchisedek per benedire Abramo e Sara.

Divenne di Mosè e fu nascosto dai Patriarchi.
Ritrovato da Veronica, detta la Serapia, fu donato a Gesù Cristo in occasione dell’ultima cena.»

Avendo Selene scaraventato una panca addosso a dei poveri Cappadociani, Padre Samuel scende nella Biblioteca allarmato. Dopo una rapida rassicurazione da parte dei pg, Padre Samuel cerca di trovare una soluzione all’enigma proposto e rivela che in effetti i Templari di Genova hanno ritrovato un antico vaso, creduto in principio, il Graal, poichè Graal non vuol dire letteralmente coppa, ma indica un contenitore generico e spiega che in mancanza di Goffredo, partito per l’Italia, i Genovesi, sotto al comando di Guglielmo Embriaco Testadimaglio, hanno portato il vaso presso la fortezza di Krak, per ricevere la benedizione di Baldovino, fratello di Goffredo e temporaneo reggente.
Inoltre Padre Samuel spiega che la seconda parte del Vangelo di Maria Maddalena è stato portato alla fortezza di Masada al tempo degli Zeloti, molti secoli orsono. Si parla infatti degli anni attorno al 70 d.C., anni in cui Roma era intenzionata a concquistare quelle terre e a schiacciare gli Zeloti. Legge anche al branco un estratto di una pergamena per far comprendere la visione che i Romani avevano di questo popolo:

«…Sono divisi (gli esseni) fin dall’antichità e non seguono le pratiche nella stessa maniera, essendo ripartiti in quattro categorie. Alcuni spingono le regole fino all’estremo: si rifiutano di prendere in mano una moneta (non ebraica) asserendo che non è lecito portare, guardare e fabbricare alcuna effigie; nessuno di costoro osa perciò entrare in una città per tema di attraversare una porta sormontata da statue, essendo sacrilego passare sotto le statue. Altri udendo qualcuno discorrere di Dio e delle sue leggi, si accertano se è incirconciso, attendono che sia solo e poi lo minacciano di morte se non si lascia circoncidere; qualora non acconsenta essi non lo risparmiano, lo assassinano: è appunto da questo che hanno preso il nome di zeloti, e da altri quello di sicari. Altri ancora si rifiutano di dare il nome di padrone a qualsiasi persona, eccetto che a Dio solo, anche se fossero minacciati di maltrattamenti e di morte.»

Mentre i politici discutono di questa cosa, Samara e Selene decidono di andare a farsi un giretto sulle rive del lago di Tiberiade.
Selene, in possesso già da tempo immemore di una tutina magica che le fa spuntare la coda in stile sirenetta, decide di andare a farsi un giretto tra le acque dolci del lago.
Mentre nuota beata, fa un incontro inaspettato. Un tritone, che la conduce presso quello che sembra la versione provinciale di un villaggio di campagna terrestre. Solo che questo è sommerso e gli accessi alle case non sono altro che buchi tra strani coralli colorati.
Dopo aver conosciuto la svampita figlia del capovillaggio, e dopo aver incontrato lo stesso capovillaggio, Sely decide di andare a fare visita all’ultima moglie di quest’ultimo, una creatura mezza pazza, dice il tritone, che non era, in origine, una creatura d’acqua. Sely trova la caverna di questa poverella e trova una svampitissima sirena che smebra mezza impazzita e ciarla a riguardo di un certo Tancredi. A Sely suona un campanello d’allarme, ma non sa bene il perchè, così decide di tornare a riva e parlare con Samara, trascinandosi dietro la povera “sirena” che infine scopre chiamarsi Clorinda. Sammy ha un vago ricordo dei due, ma le due pensano bene di andare a cheidere consiglio a JC. Mentre sono li, Selene ha un’altra delle sue mistiche visioni, nella quale vede Tancredi (Templare) abbracciare con trasporto la bella Clorinda (Saracena) e dietro di loro vede Armida la Maga che, con un gesto indica la donna, scagliando su di lei una maledizione che la ridurrà come l’ha vista Selene, cioè con la coda da pesce e impossibilitata a metter anche solo la testa fuori dall’acqua. Così i nostri decidono di porre qualche domanda ad Armida, che spiega con estrema naturalezza e semplicità, che l’amore tra Clorinda e Tancredi era un amore proibito, tanto per cominciare perchè Clorinda è Saracena e Tancredi è un Templare, poi perchè lui essendo Templare ha fatto voto di castità.
Inoltre Armida rivela che sarebbe stata disposta a tramutare tancredi in Tritone, se lui avesse avuto coraggio di farsi avanti, ma l’uomo non s’è mai più visto.
Altra esclamazione della maga è che: «L’amore spezza ogni incantamento.»
Armida rivela che Tancredi si trova nella fortezza di Krak, sotto al comando di Baldovino, sebbene fosse un fedelissimo soldato di Goffredo.
Così, senza spiegare altro alla maga per non insospettirla, i nostri aspettano la notte successiva per andare alal fortezza di Krak in sella ai cavalli (ebbene si, anche Selene ha cavalcato insieme a Samara! XD).
Arrivati a Krak si presentano come:
JC – frate.
Samara – cavaliere Templare.
Selene – Danzatrice.
Chiedono di Tancredi e viene detto loro che il guerriero non è alla fortezza, ma che verranno accompagnati da Baldovino in persona per avere maggiori informazioni.
Così, mentre JC e Samara parlano con Baldovino, Selene va a perquisire la cella di Tancredi, trovando (con discreto culo nel tiro di dadi, oserei dire!) il suo diario nascosto nel pagliericcio. Baldovino dice che ha mandato Tancredi come supporto alla città di Gerusalemme e dopo aver cercato notizie del fratello Goffredo (e sono riusciti pure a rifilargli certe panzane…) si ritira nelle sue stanze. Il branco decide di tornare al monastero per tradurre il diario, ma viene assalito da un gruppo di assassini non troppo svegli che vendono massacrati, tranne uno, al quale, dopo aver rivelato di essere stato mandato da Baldovino, viene impartito l’ordine di tornare ad avvisare Baldovino della morte dei tre viaggiatori.
Tornati al monastero il Branco si riunisce per leggere il diario di Tancredi nel quale leggono appunto l’amore per questa donna ed il tormento del soldato/frate, a causa dei voti presi.
Nelle ultime pagine Tancredi rivela che per niente al mondo abbandonerebbe nei guai la bella Clorinda e che per lei sarebbe capace di qualunque cosa. Queste parole invalidano la teoria che il soldato sia scappato o non fosse innamorato della donna. Deve essergli successo qualche cosa, così decidono di partire, la sera successiva, per Gerusalemme a bordo del volo Ian 747, diretto a Gerusalemme, senza scali e in partenza dalla pista uno alle ore 21 e 30… ehm, pardon! XD
Dunque con Ian la sera dopo, volano a Gerusalemme, ma non reiscono ad entrare in città a causa di una fortissima sensazione di malessere che spinge il Branco ad attaccare gli altri senza motivo. A parte l’idea geniale di JC di mandare un povero cane rimbambito a cercare Tancredi per le vie della città, i nostri non hanno altre idee, ma la fortuna (o la volontà superiore del master? chi lo sa!) gira dalla loro porte quando un gruppo di soldati passa vicino al loro nascondiglio per la ronda notturna.
JC, ancora vestito da fraticello si avvicina e chiede notizie di Tancredi. Il soldato si sbottona solo quando vede Samara (che ha ripreso le sembianze di Cavaliere Templare) e dice che Tancredi è stato mandato diversi mesi prima a Krak sotto al comando di Baldovino e che da allora non è mai più tornato a Gerusalemme. JC allora racconta di quel che gli ha detto Baldovino ed il soldato non se ne sorprende. E’ noto che Baldovino non sia un uomo corretto e che per dispetto al fratello (ma solo perchè è assente) abbia deciso di rinchiudere nelle prigioni di Krak uno dei suoi migliori comandanti.
Così il Branco torna al monastero sul volo Ian 747 per studiare un piano per accedere nella fortezza di Krak, l’Imprendibile Krak.
Imprendibile per gli esseri umani, forse, ma non per tre vampiri dotati come Selene (che nonostante fossero le due e mezza si era intestardita di voler salvare la storia d’amore tra Tancredi e Clorinda prima di andare a dormire), Samara e JC (Ian ce lo siamo giocato lungo la strada. XD).
I tre vanno alla fortezza e, calcolato rapidamente il tempo impiegato dalle guardie per fare il giro delle mura, riescono a trovare un punto d’accesso: l’acquedotto.
Selene si fionda fino alla grata, apre le sbarre con la sua forza disumana, poi torna e si carica in spalletta samara e JC, li porta oltre le sbarre e le richiude. Il tutto in un lampo. E con un culo fotonico, visto che non mi ha sbagliato un tiro di dadi! XD
Entrati nella fortezza ed usciti da un tombino (anche qui un culo pazzesco perchè ditemi voi se tre vampiri senza Sopravvivenza riescono a trovare la direzione giusta senza battere ciglio! Assurdo! XD) cominciano a gironzolare. Questa volta il templare è JC e il monaco è Samara, mentre Sely si nasconde tra le ombre (Anche qui dei tiri allucinanti di furtività che non vi dico! XD).
Per scoprire dove si trovano le prigioni, Samara si fa beccare in modo infame e JC fa finta di scoprirla. Samara viene condotta alla guarnigione da JC e altri due soldati, dopo aver appurato che è un’intrusa/o viene ordinato a un JC basitissimo, di condurla in prigione. Mentre escono Samara comincia a fare resistenza, così un soldato si offre di aiutare JC a portarla alle prigioni. Meno male eh? :p
Scesi nelle prigioni, seguiti da una Selene che s’ingegna a nascondersi sul soffitto pur di non farsi beccare (Spettacolare Sely!), il gruppetto deve solo ingannare il boia e intrattenerlo per qualche momento, mentre Sely trova la cella di Tancredi, Samara scassina la serratura, JC si carica in spalla il tizio. E tra l’altro riescono anche ad uscire dal portone principale della fortezza grazie all’oscurazione di Samara e a dei tiri allucinanti di furtività! Oh, sembravano quasi degli esperti assassini! Ma che bravi i miei bimbi! *___*
Così, recuperato in gran segreto tancredi, recuperato pane e acqua al monastero, oltre che la tutina da sirenetta, i tre vanno direttamente al lago, nonostante sia quasi ora di andare a dormire.
Mentre Sely va a cercare Clorinda nel fondo del lago e sfugge dal Capovillaggio tritone maniaco (Ihihihi!), Samara e JC curano come possono Tancredi, che ha subito non pochi soprusi.
Ora devono far incontrare i due, ma la cosa risulta difficoltosa, perchè Clorinda non può uscire dall’acqua, e Tancredi non riesce a muoversi perchè ha tutte le ossa rotte.
Infine i nostri tre eroi, decidono di far immergere Tancredi che preso fiato e con l’aiuto di JC e Selene, mentre Samara fa luce con la pila, finisce sott’acqua e finalmente bacia e riabbraccia la sua amata.
Ed il lieto fine è d’uopo.
L’incantesimo di Armida viene spezzato e con l’aiuto di Selene e JC, Tancredi e Clorinda salgono a cavallo e cominciano la loro fuga, senza dimenticarsi di ringraziare di cuore i loro salvatori.
JC si preoccupa di aver modificato la storia, ma dopo tutto… chi sà come sono andate veramente le cose tra i due innamorati?
Nemmeno Torquato Tasso era presente a quell’epoca no? :p

E’ stata davvero una lunga sessione, ma non certo priva di supance, spero.
Come spero che i player si siano divertiti a diventare i protagonisti di questa vicenda che non rimarrà certamente senza ripercussioni future che loro però ancora non conoscono.
Chissà cosa gli riserverà il futuro? 🙂

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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