[Traccia] Nebbie 14

Risolto il problemino con le Diablerie, i nostri amici decidono ora di dirigersi verso il Monastero a Nord di Tiberiade. Il portone è piantonato da due guardie che non sono umane, così come non lo è il Monaco che sembra detenere il comando del luogo, Padre Samuel. Ad un primo sguardo non può sfuggire il sigillo sulla fronte del monaco. Un sigillo demoniaco, che permette al fraticello di parlare nientepoppodimeno che: tutte le lingue del mondo, presenti, passate e future.
Subito Ian e Ivan s’infervorano e ad un tratto non vogliono più entrare nella chiesa, visto che il monaco ha chiesto ai nostri compagni una notte di “Penitenza” per i loro peccati…
Che si riferisse alla Diablerie?
Mah… stà di fatto che dopo aver preso tutti le loro precauzioni, il branco decide di sottoporsi alla notte di pentimento, scoprendo che?
E’ una noia mortale! MUAHAHAH! Chissà che vi pensavate! Troppo belle le vostre faccine spiazzate! Divertentissimo, sisi! XD
Ehm, pardon… dicevamo?
Ah, si. Appena l’alba comincia a spuntare in cielo Padre Samuel accompagna il branco nel Dormitorio comune, assicurando a tutti che non verrà loro fatto del male. Ovviamente nessuno ci crede, ma questo è un altro dettaglio. :p
La notte seguente i nostri hanno la gioia ed il piacere di mangiare nel refettorio con gli altri Cappadociani, per poi andare alla messa del Vespro… ehm, ci è andato solo JC però, peccato.
Ian e Ivan si sono fatti un giretto nell’erboristeria del monastero, mentre Samara e Selene hanno trovato una scala che scende nel pozzo al centro del chiostro.
Così, finita la messa andiamo in pace… ah no, spetta che mi confondo…
Finita la messa, dicevo, i nostri si ritrovano nel chiostro e Padre Samuel spiega che è proprio li sotto la biblioteca a cui il branco vuole attingere informazioni.
Però succede che…
Nella stazetta adibita a sala di scrittura il branco incontra una vecchia conoscenza, Gerardo Sasso.
Gerardo racconta con infinita umiltà d’animo, d’essere dovuto fuggire assieme al suo Maestro da Betlemme, poichè a Gerusalemme è scoppiato un putiferio durante l’ingresso dei Templari in città (ANCORA!! NdM: vorrà dire qualcosa?) ed i sopravvissuti, mezzi impazziti, avevano invaso Betlemme per nascondersi.
Con loro hanno portato anche Armida, la Maga, che ha sacrificato la sua mano (esposta in una teca nella biblioteca) per proteggere Gerardo, il suo Maestro e tutto il Monastero.
Ovviamente il Maestro di Gerardo è Bonifacio III, che poi è partito per l’Italia (Ricordate? Doveva proteggere sua figlia…).
Ovviamente Ian e Ivan non prendono bene la cosa e Ian, preso da un colpo di genio (Come me lo godo stò giocatore con intelligenza due!! *___*) ha fatto fumare delle erbe strane a Gerardo, il quale ha cominciato a salmodiare la sua fede, creando non poco panico tra i miei cari vampirelli.
E nel fuggi fuggi generale ci scappa Padre Samuel che vuole aiutare Gerardo, ma viene bloccato da Ivan, che a sua volta cade in torpore a causa di Mortis (eh, si, i Cappadoci potevano…), Ian che vede Ivan cadere e comincia a prendere a scapaccioni i Cappadoci che vogliono aiutarli, Selene che cerca di fermare Ian e JC e Samara che cercando di portare in salvo i libri, il primo, e di portare in salvo JC stesso, la seconda. XD
Il tutto farcito dalla terra che trema e dal suono angosciante di zombie e redivivi richiamati da chissà chi.
Un casino eh?
Dopo lo spassoso siparietto, torna la normalità (???), e mentre Ian e Ivan si accorgono che il difetto fisico di Padre Samuel è una strana deformazione dei piedi (sono girati all’indietro), Samara, Selene e JC, tornano nelle biblioteca sotterranea.
Mentre JC studia, Selene e Samara trovano un passaggio.
Volete che le due si fermino proprio adesso? Eh, no!
Entrano e trovano una sala immensa, al centro della quale stà il medesimo sigillo che Padre Samuel ha sulla capoccia, al centro del quale si trova una donna, completamente velata, il cui unico punto visibile sono gli splendidi occhi azzurri, un po’ come quelli di Selene… ma nessuno lo sa. 😛
La donna si rivela essere Armida. Chiede cosa sia successo e dopo una rapida spiegazione delle due Spie più spiose che ci siano, fa tornare tutti gli zombettini a nanna.
Inoltre, essendosi accorta del tentativo (andato malissimo!) di Selene di oracolare qualche cosa, le propone un dono. Le chiede dunque di portarle la mano che è nella teca (E da pure la chiave per prenderla, com’è brava!) e dopo un breve rituale acuizza il potere di Selene, la quel perplessa, chiede qualce sia il prezzo da pagare.
La maga spiega che ha utilizzato la Mano Bianca, ovvero la mano con i poteri di magia Bianca, ed inoltre non le ha dato un vero potere, ma l’ha solo aiutata a comprendere meglio quello che lei già aveva.
Alla domanda: «Cosa vuol dire che hai sacrificato la tua mano?»
Armida spiega che le sue mani erano dotate l’una della magia Nera, l’altra della magia Bianca. Finchè aveva entrambe le mani, la magia si bilanciava. Ma al momento del bisogno ha dovuto decidere da che parte stare, amputandosi la mano per aumentare il suo potere e poter così proteggere tutti.
Dopo questa ennesima scoperta, i nostri eroi decidono che è ora di andare a dormire…
E la prossima notte… chi lo sa! Chi vivrà vedrà!
Alla prossima!

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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