[TRACCIA] Lavoro sporco – Sessione 24

Sessione 24 del 02/02/2019

Cominciamo con l’annunciare: “Udite! Udite!” che abbiamo un nuovo personaggio!
Bruno Ramirez, Clan Lasombra AT, è un videogiocatore che è stato cacciato dal Clan per la sua insubordinazione e mancanza di rispetto nei confronti delle alte cariche.
Si è recato ad Ancona per partecipare a un torneo di LOL e qui viene avvicinato da un tizio che gli chiede se per caso, in zona, ha visto una donna molto alta e muscolosa, bionda, con una cicatrice a forma di croce su un occhio, un tizio in trench e borsalino con una borsa porta notebook sempre in mano e un altro tizio con mantello, monocolo e cilindro, che indossa un completo elegante giacca e cravatta e che sembra tanto il Bela Lugosi de noialtri.
Bruno mente spudoratamente, perché se no che irrispettoso del cazzo sarebbe?
Sì, li ha visti alla sede del torneo di LOL.
Così, mentre se ne va in un hotel e con una scusa porta la receptionist nell’ascensore per farsi un sorsetto, uno dei tizi di prima (Uno dei tanti che stanno pattugliando la città in cerca dei Tacchini Tonanti) si iscrive al torneo.
Quando Bruno torna per iniziare il torneo, accanto a lui è seduto, appunto lo Tzimisce.
Bruno ovviamente è impegnatissimo a giocare per vincere, ma il tizio continua a disturbarlo per sapere dove sono i tipi che sta cercando.
All’ennesima rispostaccia del Lasombra, lo Tzimisce chiama i suoi compagni che, inventandosi una scusa con giudici di gara, portano via Bruno.
Lo caricano in macchina e puntandogli qualcosa di molto appuntito nel fianco si avviano chissà dove.
Bruno continua a rispondere a caso alle loro domande, cosa che li fa insospettire che questo tizio sia un complice di quelli che stanno cercando, solo che, mentre stanno percorrendo le vie della città Bruno utilizza la sua nube d’ombra e fa fermare la macchina. Subisce qualche ferita e nel buio più totale, mentre cerca di scappare, viene reso incapacitato dalle armi appuntite che gli perforano i fianchi, che probabilmente sono d’osso…
L’auto riparte per arrivare al porto.

I Tacchini Tonanti dovevano andare a Foggia, ma a loro sembra tanto una trappola, quindi, contattati da Juri (che è in carenza di personale), vanno ad Ancona, dove sembra che un gruppo di Tzimisce stia facendo un po’ troppo chiasso.
Tanto anche il Lince di Sasha è arrivato al porto, dove gli uomini di Machiavelli hanno finto di averlo appena scaricato da una nave, in modo che non desti troppi sospetti.
Arrivati al porto, al dock dove si dovrebbe trovare il Lince, si accorgono che c’è qualcosa che non va.
Non c’è traccia degli uomini di Machiavelli e il Prof individua un’aura da vampiro che trattiene un umano dietro al camion su cui è caricato il mezzo di Sasha, questo li fa sospettare che altri vampiri siano nascosti da qualche parte o che siano in arrivo.
Di fatti una berlina scura arriva di li a poco e quattro ceffi escono trascinandosi dietro un quinto uomo visibilmente ferito ed in torpore.
Naturalmente i nostri si buttano nella mischia.
Il Prof si occupa di uno stormo di gabbiani chiamati in aiuto dagli Tzimisce, mentre Sasha pesta i vampiri e Sir Wilfred, liberato l’umano, cerca di ottenere risposte dal vampiro che stava trascinando via Bruno, che, inerme, non sa di aver rischiato la Morte Ultima almeno sei volte dall’inizio del conflitto! XD
Lo Tzimisce dice solo che stavano cercando proprio loro e che Iulia li sta cercando.
Niente di nuovo, insomma.
Alla fine del combattimento, che vede i nostri vincitori, chiamano il supporto dei Nosferatu per finire di sistemare la questione (anche perché Sasha si è impegnata un po’ troppo a spiaccicare teste…).
Ripreso il Lince, anche Sasha si tranquillizza e ripartono tutti, questa volta con il mezzo pesante, per tornare a Serrungarina, perché dopo la chiamata a Ugo, Wilfred sospetta che a casa non stia andando proprio benissimo.
Passano da Alcina per avvisarla e per far curare un po’ le ferite di Bruno.
Agata però vuole andare con loro, quando ripartiranno, per incontrare Iulia, decidono di farla portare a Serrungarina da Ilqar, per correre meno rischi.
Ugo intanto da appuntamento ai nostri con un sms criptico che però i nostri non hanno problemi ad interpretare: «Ci vediamo  dove ci siamo visti la prima volta.»
Purtroppo, mentre sono in viaggio tre auto gli si mettono alle calcagna. Il Prof, infastidito per essere stato interrotto nel bel mezzo del suo controllo delle telecamere di Serrungarina (Che per altro mostrano che in casa sono rimasti solo Hotto, il cui peluche è abbandonato nel corridoio, e Franco), decide di testare le sue nuove Discipline di sangue, causando un Corto circuito nell’impianto elettrico delle auto che li seguono.
La prima sbanda e si ferma, la secondo finisce a ruote per aria bloccando il poco traffico dell’autostrada, e la terza accosta e si ferma.
Sasha, al volante, viene colta da un attacco di Ulderichite. Ulderico, infatti, che vive solo nella sua testolina, la convince a tornare indietro e a finire il lavoro.
Fa inversione o U sull’autostrada vuota e torna indietro. Con una spinta del Lince butta fuori strada la macchina che li seguiva.
Scende e lancia una granata al fosforo all’auto e mentre sta a guardare l’esplosione, Sir Wilfred si mette al volante e minaccia di lasciarla li.
Sasha non sapeva che Wilfred ha fatto una copia delle chiavi del mezzo e quando lo scopre si affretta a tornare in macchina.
Rientrati a Serrungarina si recano alla piccola chiesetta dove hanno incontrato per la prima volta Ugo e qui lui spiega che sono arrivate due auto sospetto e uno dei passeggeri è andato a chiedere una stanza a Franco.
Il maggiordomo, sospettando qualcosa, in seguito a una piccola scossa di terremoto (Causata dall’atterraggio maldestro di Ilqar li vicino, che ricordiamo è un drago…) manda via tutti gli ospiti umani, facendoli rifugiare al bar.
Degli umani si occupa subito Sir Wilfred, che li manda in un altro B&B adducendo problemi di sicurezza della struttura dovuti alla scossa…
Saigon, invece, propone sempre il suo solito contrattino…

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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