[TRACCIA] Lavoro sporco – Sessione 22

Sessione 22 del 07/12/2019

Dopo aver procurato del cibo per la Tzimisce, i nostri possono finalmente recarsi in aeroporto per partire.
Sasha si occupa di andare a caricare il Lince sull’elicottero militare da trasporto, mentre Wilfred, il Prof e Olimpia fanno passare Agathae senza che nessuno si accorga di lei e la portano sull’elicottero.
Tutto sembra andare bene, per il momento, ad eccezione di una strana tizia che attira l’attenzione di Wilfred all’aeroporto.
Tale Sawaki Yumeko.
Nonostante gli abbia pizzicato il senso di ragno, Wilfred non ne capisce il motivo ed indagando con la hostess, scopre solo che è la figlia di un noto industriale giapponese che commercia in apparecchiature elettro-medicali.
Altro non riesce ad ottenere, anche perché è ora di partire per tornare a casa e ha già fin troppo ottenuto l’attenzione delle guardie del corpo della donna.
Arrivati all’elicottero, ad Agata pare di vedere qualcuno che scappa, ma sembra non essere di nessun interesse, perciò si accingono a spiegarle cos’è un elicottero e cosa faranno di li a breve, salendo sul velivolo e allacciando le cinture per assicurarsi ai sedili.
Sasha li raggiunge a breve, dopo aver caricato ed assicurato il Lince nella stiva del grosso mezzo militare da trasporto.
Si parte!
Finalmente si torna a casa!
Questo è il pensiero comune, almeno fino a quando il militare che è con loro non si alza, si mette il paracadute e apre il portellone. Rimangono tutti talmente basiti, quando lo vedono lanciarsi, che a nessuno viene in mente di fermare lui, ne i due piloti che dopo pochi secondi lo raggiungono e si buttano a loro volta, lasciando l’elicottero completamente privo di personale ed i passeggeri in balia delle correnti aeree…
Mentre Sasha e il Prof cercano di calmare Agata, Wilfred e Olimpia corrono in cabina e si mettono ai comandi.
Non c’è più carburante, sembra che i piloti non abbiano poi nemmeno rispettato il piano di volo, cambiando la rotta che li ha portati sulla Calabria, in un percorso un po’ deviato rispetto a quello della rotta originale.
Mentre Sir Wilfred e Olimpia tentano di stabilizzare almeno un po’ l’elicottero per evitare un atterraggio disastroso, Sasha corre al Lince per aprire il portellone e, nel momento giusto, slegare il mezzo, salirci, accenderlo e buttarsi fuori, sulla foresta sottostante, sperando di riuscire a salvarsi e a salvarlo, per non rimanere completamente a piedi dispersi nel niente.
Sir Wilfred e Olimpia danno la giusta occasione a Sasha, facendo abbassare l’elicottero fino a quando questo non inizia a scivolare sul fianco di un dirupo, incontrollato.
Sasha, con un numerone che nemmeno Bo e Luke potevano sperare di fare, salta fuori col Lince, infilandosi tra gli alberi e fermandosi appena in tempo prima di andare a sbattere da qualche parte.
Il Prof, presa Agata, svolazza con stile fuori dal portellone in tempo. Wilfred si lancia e a parte un po’ di botte sta bene, il problema è Olimpia che, con un perfetto fallimento critico, si butta fuori ma si fracassa la testa su una roccia.
L’elicottero si fracassa travolgendo alberi fin giù dal dirupo. Nessuna esplosione perchè il carburante è finito, ma un gran polverone si alza nell’aria.
Quando si torna a vedere qualcosa il Prof si precipita a soccorrere Olimpia, mentre Wilfred chiama Machiavelli per avvisarlo dell’incidente. Machiavelli suggerisce di approfittare dell’evento ed inscenare una finta morte.
Mandano un messaggio a Hotto tramite la bottiglia magica per avvisarlo che le notizie che riguardano l’elicottero sono false e che avranno i Nosferatu fuori dalla porta per sorvegliare la magione Serrungarina.
Fatto questo Sasha li va a recuperare e col Lince incredibilmente illeso filano verso Foggia su suggerimento di Juri, dove potranno lasciare nascosto il vistoso mezzo militare per cambiarlo con un’auto più comune.
A Giardinetto, quattro case e un distributore con officina annessa, parlano con un ghoul della Mano Nera per fare il cambio mezzo e presa un’Astra station wagon che a Sasha fa venire l’orticaria, si fiondano a Elcito passando per delle strade secondarie…

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *