[TRACCIA] Lavoro sporco – Sessione 2

Sessione 2 del 09/02/2018

La sessione comincia con la telefonata a Fabio.
Fanno un rapido riepilogo di tutto quello che hanno scoperto e delle prove che hanno raccolto e Fabio sembra abbastanza soddisfatto. Certo, se potesse avere qualche informazione in più sul posto dove si dice vengano girati i filmini andrebbe sul sicuro, ma non chiede ai nostri eroi di correre pericoli, piuttosto di valutare come sia la situazione.
I nostri allora decidono di tornare da Ines, tanto per cominciare.

La notte successiva la signora di casa li chiama a raccolta nel suo ufficio, domandando loro che cosa hanno scoperto e cosa hanno fatto.
Lei spiega di averlo domandato perché un vampiro (tale Armelindo Abate, così imparate a voler sapere i nomi di tutti!! NdSheky) conoscente di Cudjo è arrivato in serata a chiedere degli ospiti dell’Elysium e Ines si è un po’ allarmata e insospettita. Sebbene non dubiti delle “buone intenzioni” dei nostri tre vampiri, teme comunque ritorsioni da parte di Cudjo, che ha la fama di un vero despota.

Incuriositi e allarmati un po’ da questo mannaro che sembra rompere le scatole un po’ a tutti sono decisi a volerne sapere di più; quindi, dopo essersi organizzati, decidono di andare ad indagare al paese vicino alla miniera, Cacciano, per capire cosa stia succedendo.
Mentre il Prof e Alfred sono intenti a cercare d’infiltrarsi nella rete wi/fi a cui gli uffici della miniera sembrano collegati, Sasha decide di fare un giro al bar.
Ovviamente una soldatessa russa di un metro e novanta, con due braccia grosse come il collo di un toro attira un po’ l’attenzione, ma comunque riesce a carpire qualche informazione qua e la, facendosi amica la barista, che le dice che la miniera ha cambiato proprietario da meno di un anno e che la organizzano rave e feste a cui non tutti possono accedere. Inoltre più di una volta hanno mandato i carabinieri a vedere, ma puntualmente questi son dovuti tornare in centrale con la coda tra le gambe.

Il Prof intanto fallisce nei suoi tentativi e passa a un altro piano per avere una mappa della zona, almeno e sapere come muoversi nel caso decidano di salire.
Quando Sasha esce dal bar si accorge quasi subito di essere pedinata e dopo aver fregato il pedinatore infilandosi in un vicolo molto buio, il pedinatore, la oltrepassa, fermandosi sconcertato a guardarsi intorno, prima di cominciare a mandare un messaggio.
La corporatura minuta fa pensare che si tratti di una ragazza, così Sasha tenta di trattenere la ragazza dai tratti orientali che si trova davanti usando Incanto.
Il successo della Disciplina le permette di avere un minimo di controllo sulla ragazza, soprattutto dopo che le ha fatto volare il cellulare in mezzo strada e un camion ci è passato sopra.
La pedinatrice si chiama Jiang Xiaoiu, è cinese e vive in italia da quando era molto piccola. È una lupa mannara del branco di Cudjo.
La ragazza chiede a Sasha di andare in un posto più riparato a parlare, quindi la invita nel garage sotto al palazzo dove abita, una volta li, le dice che Cudjo è un pessimo capo, le mostra le cicatrici che ha addosso, lunghe cicactrici rimastele dopo che Leena le ha versato dell’argento fuso sulla schiena, frutto delle punizioni che il capo e la sua Lupa le hanno inflitto quando non ha adempiuto ai suoi compiti.
È molto spaventata e Sasha non fa fatica a conquistare la sua amicizia, se così si può dire.
Racconta delle torture, dei filmati porno e del nuovo giro che sta mettendo in piedi Cudjo: droga.
Insomma, questo tizio è sporco, talmente sporco che spegnerebbe le fiamme dell’inferno se si scrollasse di dosso tutto lo schifo che sta coltivando.
Jiang dice che sono circa in trenta, i mannari sempre presenti alla miniera, ma che solo una decina sono i sottoposti fedeli all’Alpha e alla sua Lupa.

Quando Sasha saluta Jiang è decisa a salire alla miniera e a fare un macello. Raccontato quello che ha scoperto anche gli altri sono decisi ad andare.
Ottenuta una mappa della zona, salgono con il Lince di Sasha fino al cancello della miniera. Il Prof fa saltare col drone la centralina della corrente, lasciando al buio tutta la zona.
Sasha si apposta e con una combinazione di fucile narcotico con narcotizzante studiato appositamente dal Prof per stordire i mannari e frecce lanciate con il nuovo arco di Sasha (arco costruito con la balestra di un camion, per la cronaca) riescono ad abbattere i primi tre.
Quando le voci dal capannone li chiamano, Alfred ne approfitta, usa maschera dai mille volti e si cambia l’aspetto in quello di uno dei tre appena abbattuti. Con una battutaccia convince altri 4 ad uscire dal capannone e di nuovo una combinazione di arco e narcotici, i primi due mannari accusano pesantemente (uno crolla addormentato), ma gli altri due si allertano, allora inizia la battaglia vera e propria.
Alfred inizia a sparare, ma a fare la differenza in questo scontro, è il cannone che Sasha aveva montato sul Lince.
Mentre la Vampira russa incocca un’altra freccia, il Prof spara col cannone e abbatte un altro mannaro, mentre il restante chiama soccorso viene colpito dalla freccia di Sasha, ma non in modo grave.
Vedendosi arrivare addosso altri quattro mannari, oltre a l’unico rimasto in piedi dal gruppo precedente, i nostri saltano sul Lince (che era stato debitamente posizionato di culo così da poter fuggire senza dover perdere tempo nelle manovre.
Per coprire la fuga ai compagni, Sasha scaglia un’altra freccia, centrando uno dei due mannari più pompati (Sono Cudjo, l’Alpha e Roman, il suo secondo).
Saliti in auto, mentre il mezzo militare prende la fuga, il Prof e Alfred si alternano alla postazione del cannone, caricando e sparando altri due colpi, sfoltendo il gruppo. Alzano un polverone tremendo e staccano il gruppo di mannari, abbastanza da potersi fermare di nuovo.
Sasha scende, incocca un’altra freccia e questa volta centra in pieno Roman, già ferito per la granata sparata poco prima, che cade a terra, agonizzante. Cudjo, un uomo di colore dalla corporatura mastodontica, perde solo un secondo a guardare il mannaro morente e poi riprende la caccia, prendendo l’aspetto del mannaro Crinos, ovvero il suo corpo è per tre quarti di lupo, mantiene solo la posizione bipede, ma non cammina molto su due piedi, preferisce sporcarsi le mani per avere maggior forza di slancio e buttarsi su Lince prima che riparta. Cudjo balza e si aggrappa al Lince di Sasha. L’urto è tremendo, ma Sasha riesce a tenere in strada il mezzo, mentre Alfred spara a bruciapelo al mannaro che per ora non riesce a fare altro che cercare di tenersi al tettuccio, deformando il metallo con le mani e bucandolo con le unghie per la forza con cui si regge.
Il Prof e Alfred sparano al mannaro, ma ben presto finiscono le granate, ne rimane solo una, quella al fosforo.
Con uno slancio di coraggio (o di pura incoscienza) Alfred decide di sparare anche la granata al fosforo, sperando di fare in tempo a rientrare dalla botola e proteggersi dall’esplosione, che stacca dal tettuccio il mannaro, facendolo rotolare convulsamente nella polvere nel tentativo inutile di spegnere le fiamme del fosforo bianco.
Con un tiro di coraggio, Sasha, fermato il Lince, scende, accetta alla mano, per andare a finire il mannaro.
Lo decapita e lo lascia bruciare nelle fiamme, mentre i mannari sopravvissuti del gruppo si avvicinano per ululare e ringhiare, piangendo la morte del loro re.

Avendo sconfitto il loro capo in combattimento, i nostri tre vampiri si sono guadagnati il titolo di Alpha, dunque i mannari che hanno attorno non li attaccano, ma li osservano da distante, spaventati.

Non capendo cosa stia accadendo, Alfred chiama Fabio per spiegargli la situazione Fabio rimane alquanto basito.
Spiega loro che uno dei modi di successione, nei branchi di Lupi mannari, avviene in combattimento, quindi ora loro sono i capi del branco e dovranno accudirli e averne cura, proteggere i cuccioli, procacciare cibo, istruire i mannari alla loro prima Luna… insomma, si sono messi in un gran bel casino.
Per questo Fabio li avvisa che partirà subito per raggiungerli e aspetterà il calare del sole di domani per chiedere di poter entrare. Loro nel frattempo dovranno prendere Leena e trattenerla, non ucciderla, ancora, perché sarà utile al piano.
Qual’è il piano? Ve lo dico la prossima volta! See you!

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *