[Traccia] Desmond 5

Riassumo brevemente (seeeee!) le ultime due sessioni. A dire il vero sono scontenta dei miei giocatori che, quando chiedo di riassumere le sessioni ridono o le raccontano un po’ alla cavolo.
Sono d’accordo che non sia semplice ricordarsi la sessione e che molte cose che accadono non siano rilevanti, ma poi mi si perdono i pezzi per strada e mi tocca pure raccattarveli gentilmente.
Al di la di questo inizio con la sessione dell’8 Marzo.
I Settepassi vanno a visitare la O’Briens Tower. Raggiunto il luogo, ormai abbandonato dopo i sopralluoghi della polizia. Indagando/utilizzando le loro Discipline, il Branco scopre che la torre è stata scossa per indurre il guardiano ad uscire allo scoperto. Mentre Satrina continua a ripetere che c’è qualcosa che non va i nostri scorgono dei fuochi fatui che si radunano attorno ad un dolmen. Mentre Hasad scopre che la pietra si sta crepando e Satrina afferma che è qualcosa di maligno nel suo interno a romperla, Nikky e Zik seguono tre dei fuochi fatui fino ad una casa diroccata. Rimarco il fatto che hanno avuto un culo sfacciato col tiro di volontà per cui non sono rimasti intrappolati nell’illusione delle tre bene fanciulle che cercano, è evidente, di attirarli in una trappola. Dopo una sanguinosa ed insolita battaglia, le tre creature vengono abbattute e la notte torna quieta. Eppure il Dolmen continua a creparsi. Non sapendo/potendo fare altro, rientrano a casa di Desmond e, mentre tutti vanno a dormire, questi rimane sveglio a studiare.

Nella sessione del 24 Marzo, invece, il Branco si sveglia e viene informato che la bambina, spaventata dagli eventi della notte precedente, ha avuto un’altra visione.

“Il tramonto di sangue ha lasciato il posto ad una notte senza stelle, mentre il vecchio cammina a passo spedito tra i corpi degli uomini caduti, abbandonati al suolo come bambole di pezza, scomposti e macilenti. Dalla logora tunica l’impugnatura di una daga fa capolino. Il villaggio violato dai Romani giace nel silenzio più assoluto, solo le grida ed i canti dei vittoriosi Romani si alzano nel buio. Sicuro, il suo passo lo porta ad un tempio dalle mura nere di fuliggine, la cui bocca nera si spalanca ad inghiottire la sua anima, come molte prima di quella. All’interno corpi di uomini, donne e bambini giacciono accatastati dietro alle colonne, lasciando il percorso per l’antico altare libero. In un braciere il fuoco vibra e tentenna alle folate di vento che s’insinuano nel luogo da ogni scalfittura nel tetto, nelle pietre un tempo solide. Il vecchio re sull’altare esala un lento respiro e volge lo sguardo ad osservare il sacerdote che trae dalla tunica la daga incrostata di fango che lancia un oscuro bagliore, «Funzionerà Axtan?» la voce del vecchio re è sottile ma salda, come un filo di ragnatela esposto alle intemperie. «Lo giuro Decebalo.» altrettanto sicura e flebile è quella del sacerdote prima che la daga venga esposta alla fiamma del braciere…”

Dopo il racconto di questa visione, Satrina s’è chiusa nel silenzio ed ora dorme, così il Branco cerca Desmond per chiedergli informazioni.

Avendo passato il giorno a studiare, il vampiro spiega che il risorgere dalle tombe di tutte queste creature potrebbe trovare spiegazione solo nel libro dei libri. Il libro dei morti, il Necronomicon. Purtroppo si narra che l’antico volume sia andato perduto con la distruzione della Biblioteca di Alessandria, tuttavia Desmond consiglia al Branco di tornare in Italia e rivolgersi ad uno storico di sua conoscenza che vanta d’esser il maggior conoscitore di questo mistero. Jean Claude (Perché un francese si trovi in Italia potrete saperlo solo andando a curiosare nelle vecchie Cronache).
Dopo di ché il Branco si dedica a curarsi le ferite dell’ultima battaglia ed a prepararsi per tornare in Italia. Tuttavia, inghippi a parte con le fotocopie a Dublino, i nostri fanno un altro sorprendente incontro.
Il vampiro per eccellenza. Il non plus ultra dei cliché. Bela Lugosi, insomma.
Cain (RIP 1759), così dice di chiamarsi, viene catturato piuttosto brutalmente e dopo un’iniziale ritrosia a parlare, alla fine si adatta piuttosto bene agli sfottò di Zik, concedendo anche a lui e Leonore di andare a vedere come faccia a nutrirsi…

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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