[TRACCIA] Demoni in affitto Cap.2-2

demoni in affitto

18/01/17 Capitolo Sessione 2
Finalmente torna Sir Wilfred, giusto in tempo per andare all’appuntamento con Angelica.
Ovviamente il principio di serata passa a rilento, con Sasha che cerca di ricordare come mai hanno “preso in prestito” un auto dal parcheggio di Angelica, la note che hanno seguito Bevilacqua, e come mai proprio in quell’auto ci fosse nascosto il Prof, allora neonato della stirpe di Caino.
Senza aver cavato un ragno dal buco.
E mentre il Prof sistema il suo “Disturbinator 3000 2.0”, Sir Wilfred traduce in modo chiaro la lettera trovata dalla piccola Arcadia. Ovviamente è un po’ diversa da come l’aveva tradotta il Prof e risultano alcuni punti abbastanza oscuri… (LEGGILA QUI!)
Per finire, dopo aver affidato a Saigon il candelabro con cui hanno ucciso Mefistofele perché se ne vada a riscuotere il suo “premio produzione” fuori dalle scatole, finalmente si avviano, col candelabro restante, per raggiungere la casa di Angelica.
Lasciate le armi all’ingresso, vengono fatti accomodare nell’ufficio di Angelica. Consegnano il candelabro e uno dei collaboratori della Reggente lo esamina, confermando quanto detto dai tre riguardo l’uccisione del demone.
Discutono quindi della Monomachia richiesta da Andrea Gasparini, a cui Sir Wilfred accetta di partecipare per mantenere la propria posizione.
Risolto il problema arrivano al dunque. Porgono ad Angelica una copia della lettera e le chiedono spiegazioni.
La Cainita racconta della storia con Demetrio, conferma che ha avuto due figli, Cesare e Ludovica, e di aver avuto un debole, da giovane, per Abalam, il demone portato al nosocomio da Demetrio.
Spiega anche che nella trappola per fregare Abalam ci sono finiti, involontariamente di mezzo i figli.
Difatti l’Abate chiamato a esorcizzare il demone, benedice la giovane Angelica.
Da allora una sorta di “benedizione/maledizione” si abbatte sulla famiglia.
Ludovica è la primogenita ed ha una vita lunga e tranquilla ed a sua volta, genererà una primogenita, che avrà vita lunga e tranquilla e via così, per i secoli successivi.
Cesare, molto legato alla sorella, sceglie la vita nelle tenebre per poterla proteggere, diventando un figlio di Caino della stirpe di Malkav.
L’Abate, per concessione della chiesa, affida la magione dove hanno evocato il demone (e dove è rimasto intrappolato in un cerchio magico) a Demetrio, dandogli il titolo di “Protettore” e il nome di Casata Ungarina, fondando quella che poi diventerà la ridente cittadina di Serrungarina. Demetrio cede a sua volta la proprietà della magione, a Cesare.
Purtroppo però, col passare delle generazioni, col diluirsi del sangue della famiglia, col dimenticarsi dei dettagli e delle sofferenze che il demone ha comunque causato alla famiglia, iniziano i primi problemi.
L’ultima Ludovica è nientemeno che la signora Spirrini, la vicina di casa di Wilfred.
Angelica racconta che la donna ha avuto tre figli, la primogenita, morta di morte bianca prima ancora di essere battezzata, e poi ha avuto due figli maschi. I figli non hanno mai creduto alla leggenda del demone e così anche i nipoti nati da uno dei due, per questo la famiglia si è allontanata e disgregata, lasciando sola la povera Ludovica e il marito ad accudire e sorvegliare la magione degli Ungarina.
I problemi non finiscono qui, però, perché vi è stata una forte scossa che, suppongono i nostri, possa aver spezzato il sigillo e liberato Abalam, quanto meno nella sua forma astrale.
Angelica consegna il contatto di un avo di Sir Wilfred, Sir Edinolfo, che ora abita in Spagna e senza aggiunge altro li lascia ai loro impegni, tra i quali c’è l’interesse di Sasha per i filmati della notte in cui ci fu la famosa asta dove Bevilacqua comprò il Libro di Nod.
Purtroppo anche visionando il contenuto delle videocamere non ottengono molto più della targa dell’auto e la presenza di qualcuno che non riescono ad identificare.

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *