[Traccia] Danza 3

So di essere rimasta un po’ indietro con l’aggiornamento della cronaca e per questo vi chiedo scusa, vediamo di rimediare.
Dopo aver perso di vista gli incappucciati, il gruppo ha cercato di seguirne le tracce. Trovate alcune impronte nella terra fresca, le hanno seguite fino ad un condotto romano che sfocia nel Tevere. Girando attorno al condotto il gruppo s’è accorto che qualcuno è entrato, ma qualcun’altro si è allontanato. Dopo un po’ di tira e molla alla fine hanno deciso di seguire le tracce che portano verso delle rovine appena fuori dalla città. L’odore di “cane” diventa pressante, così come gli ululati che si sentono provenire da una zona boschiva li vicino.
Aggirandosi tra i pochi visitatori rimasti, Hasad e Greg notano un’auto arrivare e lasciar scendere un umano la cui aura risulta soggetta a magia. Ad una attenta analisi l’autista dell’auto risulta essere Franco Rovere. A causa dell’alba imminente, il gruppo deve disperdersi ed ognuno deve tornare ai propri rifugi.
Nelle notti successive i primi nodi vengono al pettine. Le cartelle delle vittime riportano accuse pendenti mai comprovate o liquidate rapidamente, così le ricerche prendono una direzione ben precisa. Ma in una città come Roma, sono moltissime le possibili vittime e restringere il campo è, per ora, impossibile. Dopo quattro giorni passati ad indagare e scartabellare, ecco che, al tramonto, i nostri vengono avvisati di un nuovo delitto. La zona in cui hanno colpito questa volta si avvicina al centro città e difatti ci sono diversi testimoni.

quarta vittima

Le testimonianze parlano di un rumore di lotta, di materiale andato in frantumi e urla. Aggirando il luogo dell’omicidio, il Circolo dove Maria Lucia e Franco abitano, i nostri trovano un pezzetto di tessuto nero attaccato alla cancellata. I carabinieri e i pompieri cercano di tenere sotto controllo la situazione, ma il coinvolgimento della Ghoul umana dei signori Rovere sembra per qualche momento sbilanciare le indagini. Inoltre Franco Rovere sembra sparito nel nulla. Il gruppo torna all’ufficio del vescovo in attesa che le acque si calmino. Analizzano la piantina della casa trovando delle incongruenze e lasciano analizzare al carta del Sole al Vescovo, il quale ammette che, come tutte le altre carte, non gli hanno lasciato nessuna visione. il mazzo è nuovo e qualunque cosa sia legata ad esso risulta oscuro. Una volta che le acque si sono calmate, il gruppo formato da Hasad, Zik e Greg, può cominciare a perlustrare la casa con più attenzione. Il gruppo constata che qualcosa non coincide nella piantina della casa. Un’intercapedine di 80 cm è posta sul lato Nord dell’abitazione. Salire le scale della casa mezza bruciata si rivela una vera impresa, un gradino cede (mannaggia al fallimento critico eh? XD) e i tre si accorgono, grazie alla rottura della scala, di un piccolo vano nascosto nel sottoscala. Tramite una botola nel pavimento, i tre scendono nel sotterraneo, il luogo dove la famiglia Rovere dormiva di giorno. Sono presenti tre casse, una delle quali suppongono sia di proprietà di Vera, vista la presenza di una bambola al suo interno. Inoltre trovano alcune casse contenente materiale di chiara origine egizia, di cui prelevano alcuni campioni. Molteplici impronte si susseguono sulla umida terra battuta, difficile capire chi sia passato e quando. Trovano anche il passaggio che conduce all’intercapedine, in fondo alla quale si trova una serie di pioli che salgono fino al piano superiore. Grazie al “fantastico” tiro d’investigare di Zik, per poco i nostri non si perdono una prova. Una traccia di sangue sulla parete che finisce “accidentalmente” sulla schiena di Zik. Prelevato un campione, il gruppo decide di tornare in superficie. Tramite GPS i nostri cercano di rintracciare il cellulare di Franco Rovere e vengono condotti nei pressi di un convento, dopo una fantastica interazione con una suora e con la madre superiora, scopre che Rovere si recava spesso nella cappelletta di quel monastero per pregare, per espiare le sue colpe, spiega la suora. Seguendo un cunicolo che parte dalla cucina, Hasad torna al circolo senza aver trovato Rovere. (Tralascio l’incontro con Kain, assolutamente inutile, visto che non è stata accettata la sua proposta di pagamento… ihihih non tutti lavorano gratis…). La notte successiva un’altra chiamata del segretario del vescovo avvisa che è stata trovata l’ennesima vittima.

quinta vittima

Ebbene si, proprio lui! Franco Rovere, di cui sono state ritrovate le ceneri nei pressi del monastero visitato da Hasad la notte precedente. Una testimone ha visto gli ultimi attimi di non-vita del Lasombra: Marina.

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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