[TRACCIA] Corto Circuito, Sessione 0

Sessione 0 del 25/08/2018

Siamo a Springdale, nello Utah, una tranquilla e fiorente cittadina a meno di tre ore di macchina da Las Vegas.
Qui, Itzal, un solitario Tremere che non mantiene nemmeno i rapporti sociali basilari col suo Clan, viene punito dal suo Sire, che lo costringe ad accettare due “allievi” d’eccezione.
Uno di essi è Akhmed, un Gangrel. Il suo difetto più grosso? Somiglia moltissimo a un famoso terrorista (Bin Laden, ma non diteglielo che non lo sa…), ma non è questo il motivo per cui viene mandato da Itzal. Il suo vero problema è la completa incapacità di utilizzare la tecnologia moderna. sembra, difatti, che le mani di un Gangrel non siano proprio fatte per usare un cellulare senza aprirlo a metà.
L’altro studente si chiama Piero Giovanni, del Clan Giovanni. In realtà è un Vile, poiché è stato Abbracciato da un Cainita che non appartiene alla famiglia, per una sorta di “ripicca” che ha scatenato notevoli conseguenze. Già, perché Piero quando è stato trasformato aveva solo 8 anni. Un crimine efferato e senza scrupoli colui che lo ha Abbracciato. A dover badare al piccolo Piero è Isidoro Giovanni, braccio destro del Reggente Giovanni, che si è accollato l’incarico poiché l’errore che ha portato a questo malaugurato incidente ricade sulla sua testa. Piero è solo un bambino, ma sta creando parecchi problemi in patria, perciò viene spedito in America dalla famiglia nel tentativo di allontanarlo dalla faida che si sta scatenando e di cui lui non ha propriamente colpa.

Sta di fatto che Itzal vede il suo “appartamento” (che in realtà è una camera del “Sunset Hotel” risistemata ad hoc) invaso da queste due ingombranti figure senza potersi nemmeno ribellare al potere del suo Primogeno, Bastian Rubens.
Altro personaggio importante è il tramite del Primogeno, il suo Reggente Berry Cole, contatto di Itzal.

La lezione comincia con una cosa basilare: l’utilizzo del cellulare.
Dopo un’infarinatura generale su come si utilizzi un cellulare, Itzal decide che forse è meglio passare alla pratica e decide di prendere i due e portarli al Walmart più vicino. Ci vuole circa una mezz’ora ma alla fine arrivano. Il posto non è affollatissimo (d’altra parte è sera inoltrata) e a breve chiuderà, perciò bisogna sbrigarsi.
Purtroppo Itzal e Akhmed non fanno i conti con l’oste, che in questo caso è l’amico invisibile di Piero, Kaine.
Difatti Kaine istiga il piccolo Piero, un po’ affamato, a cercare di addentare uno dei due bimbi di una coppia che sta facendo la spesa. I due bambini sono lasciati allo stato brado e stanno urlando e giocando ad acchiapparella per le corsie del supermarket, a Piero non ci vuole molto per fare amicizia e convincerli a giocare a nascondino. Proprio una volta nascostosi con uno dei due ragazzini dietro a un banco-frigo, decide che sarà la sua cena.
Purtroppo la fame ha la meglio e per un pelo non uccide il ragazzino.
Per fortuna Itzal e Akhmed si sono accorti per tempo della sua sparizione e lo trovano appena in tempo.
Controllano il bambino, che respira ancora, purtroppo ha una brutta ferita, perché il morso di un Giovanni è poco aggraziato e nel mentre arriva anche la sorveglianza che ha visto qualcosa di strano nella telecamera di servizio.
Mentre Akhmed porta via Piero dalla scena del crimine, Itzal si occupa di andare a cancellare il video incriminante e torna al reparto tecnologia per acquistare i cellulari.
Non si sa bene come, riescono ad uscire indenni dal Walmart, con tanto di cellulari nuovi e tornano all’appartamento di Itzal. Nel rientro si accorgono che un’auto li sta seguendo. All’interno ci sono due tizi e i nostri, per non farsi vedere rientrare nell’Hotel lo aggirano, salendo dalle scale antincendio. Akhmed riesce a stabilire un contatto con un gufo e gli chiede di fare la guardia.
Quindi entrano dalla finestra del corridoio e raggiungono la camera, dove il Tremere insegna loro finalmente ad usare correttamente un cellulare senza romperlo.
Tuttavia l’auto è ancora ferma li sotto, in strada e ad un tratto il piccolo gufo entra dalla finestra rompendone il vetro. È ferito, ma non a causa dei vetri.
Mentre Akhmed gli presta soccorso, Itzal chiama Berry per chiedergli cosa fare. Il Reggente consiglia loro di spostarsi. Grazie all’aiuto di Piero e della sua Dominazione, il gruppetto entra in un’altra camera. Tuttavia trovano un cadavere di un’anziana steso sotto le coperte.
La signora probabilmente è morta di un colpo apoplettico durante il sonno, ma sta di fatto che il suo spirito aleggia nella stanza e Piero inizia a farci amicizia.
La signora Josephina Jefferson aveva 82 anni e deve essersi dimenticata qualcosa…

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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