[Traccia] Black Rose Capitolo 1 – Sessione 3

blackrosecronaca

Finalmente il Branco si dirige alla roulotte di Fabian Belmont. Si avvicinano con attenzione, sentono voci basse intente a parlare, una è chiaramente quella di Fabian, tuttavia le voci s’interrompono bruscamente quando Leonore inciampa e colpisce il fianco della roulotte.
Una volta entrati su invito di Fabian si accomodano qua e la nell’angusto spazio, ma il Direttore del circo sembra stordito, imbambolato e pendente dalle labbra di Lady Maxime.
Zik tenta di utilizzare Maestà su Maxime, ma il potere si riflette sui suoi compagni, assoggettandoli.
Dopo un primo momento imbarazzante in cui cercano di capire perché sono stati invitati nella roulotte di Fabian, cosa che lui dice di non ricordare, finalmente qualcuno si decide a fare qualcosa.
Don Esteban crea una bolla nera che inghiottisce ogni cosa, prende Zik e Fabian e li butta fuori salla roulotte, una volta fatta sparire la bolla, però, è sparita anche Lady Maxime.
Leonore e Esteban cominciano a cercare indizi nella roulotte, Nikky, in forma di cane, cerca tracce al di fuori della roulotte, Greg e Zik cercano di far parlare Fabian.
Nulla di fatto, ad eccezione di una foto che ritrae Fabian e quella che suppongono sia Madeline (Visto che è mulatta), foto datata 1960.
Si scambiano i compiti e mentre Greg ed Esteban cercano di capire cosa sia successo alla mente di Fabian, Zik trova una vecchia lettera di circa un anno dopo l’ultimo spettacolo del Circo. La scrittura, sebbene sbiadita dal tempo  è indubbiamente femminile.

Amore mio,
ti chiedo perdono. Sono partita con un arrivederci, dopo l’ultimo spettacolo, come sempre, come ogni volta che c’incontravamo per le prove, come ogni mattina, quando accanto a te attendevamo l’alba per morirne.
Ti chiedo perdono, ma non sapevo sarebbe stato un lungo addio.
Mi ha trovata in un momento di debolezza, mi ha sfidata, ancora una volta, in una gara canora in cui nuovamente è stata sconfitta ed ha perso il controllo della sua voce.
Amore mio, Fabian, guardati da lei, non è ciò che sembra. Le sue capacità vanno ben oltre la sua voce e ciò che intende fare è sbagliato.
Sai che credo nel nostro lavoro, negli ideali e nelle regole del nostro dannato circo, ma lei… lei ti inganna da molti anni ormai, decenni forse.
Non posso dirti altro ora, non con il rischio che questa lettera venga letta dalle persone sbagliate, ma ti prego, credimi…
Tornerò, ma non prima di aver ottenuto qualcosa che possa fermarla. Per sempre.
Con tutto l’amore di cui dispongo, racchiuso in questo mio cuore morto, tornerò da te.

Madeline

Nel mentre Nikky decide di andare a chiamare Alcina di nascosto, chiedendole qualcosa che fosse in grado di “vedere quello che gli altri non possono vedere”.
Dopo qualche minuto Mao, il gatto fatato ospitato da Alcina, compare con una boccetta al collo, contenente qualche goccia di un liquido che dona la seconda vista.
Una volta utilizzato scorge delle orme rosse entrare nella roulotte e poi la sagoma di una persona esattamente dov’era seduta Lady Maxime.
Mentre Nikky indaga sull’origine di quelle orme rosse, Greg e Esteban mostrano la lettera e la foto a Fabian che comincia a piangere a dirotto. Questo è il momento ottimale per tentare di scardinare il blocco mentale del Direttore del circo.
Ed ecco che il blocco si frantuma e Fabian torna in se stesso.
Lui racconta che Madeline era la sua compagna, tanto nella non-vita, quanto di Branco e che è scomparsa poco dopo l’ultimo spettacolo di trent’anni prima.
Fabian presume che possa essersi nascosta da un vecchio amico, un certo Monsignor Clément Roussel, un prete francese di dubbia fama, oppure che possa aver cercato il fratellastro, di cui però sa poco nulla.
Dopo aver ottenuto tutte le informazioni possibili da Fabian, Don Esteban chiama uno dei suoi alleati che però non sa come aiutarlo, se non rimandandolo a telefonare al suo Mentore, Gutierrez, il quale conferma il sospetto che il Cardinale Martinez potrebbe essere il fratellastro di Madeline e poi spiega a Esteban che il Monsignore di cui ha parlato Fabian è uno di quelli che vorrebbero redimere i Cainiti con le preghiere e non con i roghi.

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *