[Traccia] A&O Capitolo 2 – Sessione 7

IL RITORNO DI VECCHI AMICI – Sessione 7

Bene, come vi ricorderete abbiamo ora molta carne al fuoco, quindi rinfreschiamoci la memoria, così magari evitiamo di bruciare il tutto.
Il nostro gruppetto fa trascorrere una settimana, un po’ per mettere insieme tutto quello che hanno raccolto, un po’ per aspettare che il mannaro che hanno trovato ferito si riprenda… un po’ perché cazzeggiare non fa mai male. 🙂
Infatti mentre Sasha si costruisce una pistola in argento, il Prof cerca di costruire un dispositivo per friggere i sistemi elettrici.
E Sir Wilfred? Lui fa vacanza, ovvio. Alla fine deve pur badare a casa sua, al suo territorio, a spandere il terrore nel vicinato no?
Dopo questo siparietto, decidono di mettersi in moto per poter fare il viaggio fino a Ginevra.
Per prima cosa vanno a rubare una roulotte.
Quella che vogliono prendere è una vecchia roulotte lasciata fuori dal capannone, dipinta a graffiti e usata come “insegna pubblicitaria” della concessionaria da almeno un decennio o giù di li.
Saltano la rete e Sasha ne controlla le condizioni, servono gomme nuove e un cavo di traino. Per le gomme va loro abbastanza bene, ne trovano di nuove in un mucchio fuori dal capannone, sul retro, dove vive anche il pastore tedesco che dovrebbe fare la guardia al posto, ma che sembra più contento di giocare con Sir Wilfred.
Per il cavo di traino… decidono di riprovare con la tattica del “prof sul tetto”.
Una volta lassù, Gian spera di poter disattivare l’allarme col suo dispositivo, ma qualcosa va storto, l’allarme parte e a loro non resta che passare alle maniere forti.
Sasha sfonda la porta e si precipita alla ricerca. Trova il mezzo di soccorso e la corda, quindi recupera Gian che si è buttato dal tetto ed esce dal capannone.
Mentre Sir Wilfred salta sulla roulotte col cane iniziano a sentirsi le sirene dei carabinieri, così legano la roulotte, sfondano la rete e se la danno a gambe.
E poi pensano bene di chiedere aiuto a Cristo per avere una targa. Mentre sono li, fanno visita al mannaro ferito che avevano salvato dai sotterranei del laboratorio. Wilfred cerca di tranquillizzare il ragazzo ma è più difficile di quanto pensasse e ci vuole un po’ prima che ce la faccia.
Alla fine il ragazzo racconta che non ricorda come sia arrivato in quel laboratorio, ha ricordi frammentari, visto che era per lo più sempre sedato e dice di aver riconosciuto solo un paio di tizi, due ragazzi del suo quartiere.
Dal nome dei due risalgono alle cartelle e da quelle al motivo per cui erano li dentro.
Risultato: uno aveva poteri ESP, l’altro era una creatura sconosciuta allergica al ferro.
Ovviamente i due sono deceduti e dirlo al ragazzo gli procura un altro shock.
Adesso i nostri sono davvero arrabbiati e decidono di voler mettere in ginocchio una volta per tutte questi esperimenti, decidono quindi di mandare i loro alleati umani ad indagare nella sede della Clinica privata di Bologna.
Con l’aiuto di Martino, il carabiniere amico di Sasha, faranno infiltrare Sebastiano, il tecnico di laboratorio amico di Gian, così da poter avere tutte le prove che servono per fermare sul nascere la GentX.
Loro, nel frattempo, potranno dedicarsi alla sede principale a Ginevra.

E la prossima Sessione: si parte per la Svizzera! Siete pronti?

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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