[Traccia] A&O Capitolo 2 – Sessione 1

IL RITORNO DI VECCHI AMICI – Sessione 1

Al momento di rientrare al rifugio, il gruppo si rende conto di non poter più tornare nel bunker, quindi, dopo una veloce capatina a recuperare le ultime cose, si avviano al castello di Serrungarina, casa di Sir Wilfred LaMadonna.
Il “castello” si rivela essere una vecchia (e un po’ fatiscente, ma non ditelo a Wilfred!) magione d’altri tempi, con acqua e elettricità (che ruba agli anziani vicini di casa ma… shhhhh!).
Una volta li, il gruppo si sistema per passare la giornata, passando le ultime ore della notte a sistemare le proprie cose e a rilassarsi dopo gli avvenimenti delle ultime notti.
La notte successiva si svegliano e, mentre sono in cucina per una veloce “colazione”, sentono dei rumori.
Con cautela iniziano a seguire i rumori al piano superiore, scoprendo che si tratta di una ragazzina.
Ha l’aria spaventata e il viso sporco di terra e sangue, gli occhi dilatati per la fame rossa imminente e un evidente terrore le si legge in viso.
Il Professore cerca di calmarla, ma a causa un po’ del camice, un po’ forse delle parole maldestre, spaventa la ragazzina, che scatta velocissima per tentare di fuggire.
Grazie ai suoi buoni riflessi, Sasha riesce ad utilizzare per tempo Temporis, bloccandola in stasi così da poterla prendere e trattenere.
Grazie all’abilità con le passioni altrui, Sir Wilfred riesce a calmare la ragazza, attenuandone la paura, finché questa non si arrende accasciandosi a terra e iniziando a piangere lacrime di sangue.
Dopo una chiamata di a Cristo da parte del Professore, scoprono che l’unico modo per liberarsi della piccola è consegnarla alla Mano Nera.
Nel mentre la giovane dice di chiamarsi Ramona. Abita al paese di Serrungarina e ricorda gli eventi traumatici che l’hanno portata a nascondersi nella casa di Sir Wilfred.
La sera precedente, mentre tornava a casa, qualcuno l’ha aggredita nei pressi del cortile della casa, lei ha cercato di difendersi, graffiando, calciando e scattando fotografie col cellulare per accecare col flash l’aggressore, ma questi era troppo forte e dopo averla morsa l’ha gettata come un sacco vuoto nel cortile della casa.
Al sorgere de sole Ramona è stata presa dal terrore atavico dei vampiri per il sole ed è corsa nella vecchia casa per nascondersi ed accasciarsi tra sonno e terrore, senza ancora capire cosa le fosse successo.
Capiscono quindi che è una neonata, una Vile come lo è il Professore e dopo aver recuperato il cellulare distrutto accanto alla staccionata, aprono la SD su un altro telefono per vedere le foto.
Sono scatti casuali, ma in alcuni si intravede un viso deturpato, che risveglia i ricordi della notte in cui anche Gianluigi è diventato un vampiro.
Senza dubbio vi è una connessione tra questo tizio e il suo Sire sconosciuto.
Mandano Sir Wilfred a casa della ragazzina a prenderle de vestiti puliti, mentre Sasha va al bar a cercare qualche informazione, cercando di capire se ci siano indagini in corso riguardo alla giovane. Intanto Gianluigi si sente in dovere di prendersi cura della ragazza spiegandole cos’è diventata e cosa la attende, facendola incamminare per il lungo ed oscuro sentiero del Mondo di Tenebra.
Sentendo il suo Sire, Sasha scopre che Ramona non è la prima e probabilmente non sarà l’ultima vittima di una Cainita ce sta sfuggendo da troppo tempo alla Mano Nera. Si chiama Arkos ed è un redivivo fuggito dal suo dominio, Mantova, per sfuggire al Branco che per un pelo non l’ha ammazzato.
Le cicatrici in volto sono il residuo dell’utilizzo di una Disciplina usata su d lui, con la quale gli era stato imposto di camminare verso il sole fino a mattino. Giunto il mattino, scioltosi il vincolo della Disciplina, il vampiro si è trovato tra i campi, senza nessuna via di scampo, o quasi. Il sole ha fatto in tempo a ustionargli il volto, ma in un qualche modo il vampiro deve aver trovato riparo e dev’essere sopravvissuto. Da allora è fuggito, cibandosi lungo la strada e talvolta lasciando dietro di se ignari neonati. I più fortunati ( come Guanfilippo e Ramona) hanno trovato chi li ha aiutati, i più sfortunati sono arsi al sorgere del sole, incoscienti di quello che erano appena diventati.
Una volta trovatisi tutti di nuovo a casa, iniziano a pensare a un modo per trovare Arkos, chiedendo quindi a Otto una mano per rintracciare la scia di negatività lasciata dal Vampiro. Il fantasma, dopo un po’ di attesa, trova uan scia che si dirige in località Calcinelli. Decidono quindi di andare a vedere nel paesino…
Salgono quindi sulle colline e si avviano verso il centro del paesino.
Luci arancioni di lampioni e qualche rara finestra ancora illuminata. Silenzio e vento li accompagnano, mentre camminano per le poche vie del paese in cerca di una luogo dove possa nascondersi il Vampiro.
Trovano uno scantinato, dove c’è una sorta di tana, ma non c’è nulla che possa confermare che si tratti del nascondiglio di Arkos.
Usciti dalla cantina si avviano per tornare indietro, ma Arkos è li con loro dapprima invisibile, si mostra poi stando nell’ombra.
Gianluigi è il primo che cerca di carpirgli informazioni o di capire che tipo di vampiro sia, ma la sua, amara, conclusione è che Arkos è solo un fottutissimo stronzo che merita di morire. Lo attaccano e per un momento sembrano incapaci di contrastarlo, finché Sasha no riesce a carpirgli un ricordo dalla mente con il suo Temporis e glielo lancia in loop.
Arkos si getta a terra dimenandosi come se stesse bruciando vivo finché Sir Wilfred amplifica con Demenza il suo dolore, tanto che il vampiro si accovaccia con le mani premute sul viso deturpato senza riuscire più a muoversi.
Un tiro fortunato, ed ecco che Arkos è stato impalettato e caricato sull’ape, pronto per essere consegnato, ma ancora non sanno a chi.
Chiamano prima Cristo e poi Ulderico, cercando di contrattare la vendita del corpo del vampiro, ma alla fine decidono per la consegna alla Mano Nera, d’altra parte la taglia di un milione di Euro è sufficiente… O almeno così credono loro…

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *