Saigon

SaigonLa voce tremante di Kain gli giunge come un lieve sussurro carico di paura, terrore e morte. Il sorriso si dipinge sul volto umano del demone, la sua voce è un comando potente “Via, via! Svelti, correre, si balla!”

Partono spediti verso l’ingresso dello stabile. A metà strada si accorgono appena del ghoul, lo schiaffo di Metztli lo manda a sbattere violentemente contro il muro. Saigon segue l’odore della paura di Kain lungo i corridoi e quando davanti a lui una porta a vetri esplode verso l’esterno sa di essere arrivato. Con i compari al fianco fa irruzione nella stanza ghignando di soddisfazione al volto spiazzato del Consiglio. Per lui riprendere le sue sembianze originali è solo questione di pochi attimi, sa che gli altri due lo seguiranno. Kain è a terra e al suo fianco giace Morpheo. Il comando di Saigon è rivolto ad Aborym “Fallo scappare!” Una successione di ringhi attutiti… la voce dell’inferno. Kain sembra riaversi in un baleno e balza come un fulmine fuori dalla stanza in preda al panico. Il demone sembra soddisfatto della fuga, vede con la coda dell’occhio una testa volare seguita da una striscia di sangue scuro che imbratta la parete. Un istante dopo ne schiva un’altra che questa volta arriva dalla parte opposta. Nella stanza è il caos. Ringhi e ruggiti, urla e bestemmie. Mentre Saigon cerca di avventarsi contro l’Anziano un lampo di dolore gli attraversa la schiena. Il suo sguardo si posa allibito sul compagno impazzito, sembra avercela con lui… “Metztli…” Poco più di un sussurro rassegnato. Non c’è scelta…. La sua zampa affonda nel petto della creatura che ormai ha perso la ragione. Uno strattone di inaudita violenza, gli occhi di Metztli si appannano, Saigon lo guarda accasciarsi stringendo il suo cuore sanguinante tra le dita. Deve ancora riaversi quando dal corridoio gli giunge una terribile sensazione. Senza voltarsi indietro parte di corsa. Riesce ad afferrare il corpo di Kain mentre uno dei Tremere sta cercando di affondare le unghie nella ferita sulla sua gola. In mano stringe ancora quel cuore palpitante, afferra con un braccio Kain e lo solleva oltrepassando la barriera di vampiri sbattendo con forza le ali. Vede appena il massacro che sta lasciando dietro di sé, il suo compito è portarlo fuori di lì… Sente le dita dei Tremere affondargli tra le costole e nel collo, si divincola stringendo Kain a sé: “Piccoli, inutili, maledetti insetti… fuori dai piedi sanguisughe del c***o!!!” il suo ringhio è un tuono, poi sfonda la finestra lasciandosi cadere nel vuoto. Le sue ali si spiegano in tutta la loro larghezza, catturano l’aria, a pochi centimetri dal suolo si solleva in volo e riprende la strada verso casa… Il posto più sicuro… Kain sta morendo… perde troppo sangue… servono soccorsi…

Con un grido disperato Saigon si accorge di avere ancora in mano il cuore… i suoi occhi si riempiono di lacrime di rabbia… “Aspetto che tu ritorni… amico mio.” Portandosi la mano alla bocca vi affonda le zanne… Il suo volo si fa un po’ più stabile.

“Maledetto Tremere…. adesso mi devi come minimo un asilo nido!”…

Mentre sorvola la città sente una strana corrente dietro di lui… gira lo sguardo… l’Anziano è alle sue spalle e sfreccia nell’aria scura come un’ombra malefica. “Ma vaff…” Saigon inizia a virare a destra e sinistra con tutta la velocità che gli è possibile mantenere in quelle condizioni, il suo respiro raccoglie tutta la forza che ha… riempie con rapidità i polmoni e soffia con tutte le energie che gli sono rimaste.La vampata parte con un rombo assordante, percorre con rapidità la distanza che lo separa dall’Anziano che scompare tra le lingue rosse che rischiarano la notte. Poi, i suoi occhi scorgono qualcosa di più. Un’altra presenza si avvicina, il demone ringhia di soddisfazione e sollievo “HABORYYYM!!!” La creatura cambia direzione, si dirige verso di loro e travolge il Tremere con una forza allucinante. Lo scontro è violentissimo, la Sagoma del vampiro in fiamme perde quota trascinandosi dietro lunghe lingue di fuoco. Dopo un preoccupante movimento scomposto, Haborym riesce a rimettersi in quota. Il suo grido arriva alle orecchie di Saigon “VIAAAAA!!” Saigon parte… senza voltarsi finché, sul Po, non si accorge di nuovo di qualcuno che lo segue. Carica di nuovo i polmoni… prima di girarsi la fiamma sta già cercando di uscire dalla sua bocca. Si volta di scatto e soffoca il respiro incandescente, Haborym li sta raggiungendo volando malfermo. Li raggiunge mentre Saigon tossicchia emettendo un fumo nerastro. “Dov’è il nonno?” “L’ho lasciato indietro, è ridotto male… non ci seguirà… Metztli…” Saigon risponde seccato: “E’ stato debole… andiamo”…

La Villa compare sotto di loro, arrivano a gran velocità.
Un giro attorno alla casa poi lo schianto. La vetrata va in frantumi e loro piombano con un gran tonfo sul marmo lucido della sala principale. Saigon sta ancora abbracciando Kain. Sotto di loro si allarga una chiazza di sangue…
Saigon sente appena le voci concitate dei ragazzi ed i loro occhi che si posano su di loro con aria stravolta… gli arrivano ovattate e distorte… i suoi occhi si chiudono… “Siamo a casa…”.

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.