Preludio alla Sessione

Nelle ombre della sera che si allungano sulla piana erbosa, quando la bruma cala a nasconder ogni forma e l’aria si offusca, il grande masso viene scosso da un tremore e dall’anfratto oscuro che viene sigillato il Male scivola fuori, lento come una brezza autunnale, gelido come la morte.
E l’aria si scolora, il suono si dissipa, lasciando spazio ad un canto degno di mille sirene; e s’innalza in un coro che si dibatte tra il reale e l’irreale, irretendo le anime perse che per quei luoghi vagano da secoli, attirandole come mosche ad un banchetto.
Un sibilo poi fende l’aria e chi è stato così stolto da ascoltar quel canto non tornerà più a casa…

Ascoltate… ascoltate l’eco delle anime perdute… ballate, ballate con loro…