Lone Wolf

Lone Wolf

Vero nome: Antonio
Alias: Lone Wolf

Clan: Gangrel

Personaggio della Cronaca:
Camarilla Night

♠ BACKGROUND ♠

La musica è assordante, appoggiato allo stipite della porta con aria decisamente scocciata, Wolf si guarda intorno con assoluto disinteresse. La sua mano scivola sull’impermeabile accarezzando la 44 nascosta sotto. Ad un tratto, come se un lampo di genio gli avesse illuminato una fantastica idea, scatta in piedi, i suoi occhi fanno un guizzo e sorridendo si avvia verso una delle due porte sul retro della villa. L’aria fredda della notte si precipita su di lui ma se ne accorge appena, chiudendo la porta dietro di sé alza gli occhi al familiare cielo notturno cercando di godersi quell’attimo di quiete che sembra dare la porta che lo divide da quel trambusto. Ma è solo un attimo, i suoi pensieri sono interrotti da un paio di colpi: è una pistola, silenziatore… il tintinnare dei vetri rotti…. Risatine sommesse… Wolf si gira di scatto verso la fonte del rumore, due ragazze sono chinate sulle sedie di vimini e ridacchiano come pazze, una delle due stringe tra le mani un’inconfondibile Desert Eagle con tanto di silenziatore, e l’altra è seduta di fianco a lei. Sul tavolino di fianco a loro c’è un macello di vetro e birra.

Wolf sbuffa imprecando, qualcuno ha già rubato la sua fantastica idea. Con fare abbastanza nervoso si avvicina alle due, si butta a sedere sulla sedia di fianco alla ragazza armata e appoggiando i gomiti sulle ginocchia esordisce col classico: “Mapporca…” la ragazza armata solleva la testa e continuando a ghignare interrompe la bestemmia: “Stiamo giocando al tiro a segno, vuoi partecipare?” Wolf storce il naso… ubriaca… poi estrae la sua 44 e fa saltare le ultime tre bottiglie. La ragazza sghignazza mugolando “Nooo… guastafeste…” e rovescia all’indietro la testa bionda, sullo schienale della sedia. Poi solleva la sua arma. Al primo colpo uno dei tappi schizza in aria, al secondo viene fiondato nella piscina. La ragazza mora di fianco a lei scoppi in una fragorosa risata poi punta il dito verso le bottiglie rotte. Fa oscillare lentamente la mano e i vetri iniziano a ondeggiare sul tavolo finché si confondono in un turbinare di schegge luccicanti. Dopo qualche secondo, al posto delle schegge ricompaiono sei bottiglie che si appoggiano in fila sul piano in una pozza di birra. La ragazza continua a ridere: “Se lo sa il mio maestro mi disintegra… speriamo che non mi abbia visto nessuno…” Wolf sorride presentandosi, le ragazze gli stringono la mano.
”Amiche di Deborah?” le ragazze annuiscono, “Voglio farvi vedere una cosa.”
Iris e Alison, le due ragazze, si alzano e lo seguono barcollando. In un lampo Wolf è davanti alla porta d’ingresso, le sue idee sono chiare, sbuffa di nuovo, dovrà passare tra la gente e il caos di nuovo… Ma per queste ne vale la pena. Le due arrivano, sostenendosi l’un l’altra, il vampiro le prende entrambe sotto braccio e le trascina al piano di sopra.

Non appena la porta sbatte alle sue spalle, Wolf sogghigna, si sente ormai padrone della situazione, solo con le sue prede. Alison gironzola per la stanza guardandosi attorno: “Carino…”; Iris si butta sul letto sospirando: “Ci voleva, mi gira la testa…”; Wolf si toglie il soprabito e inizia a spogliarsi, Alison sogghigna: “E’ questo che ci volevi far vedere?” Wolf spegne la luce, i suoi occhi brillano nel buio, la caccia è aperta…
Assale letteralmente Alison; quando si sente afferrare per la vita strilla ridendo, poi si gira stringendosi a Wolf. Il suo respiro si abbassa, si abbandona nell’abbraccio del vampiro. Wolf la lascia fare, la ragazza prende pian piano coraggio, inizia a baciarlo, nel buio, poi, improvvisamente si ritrae, si è accorta dei canini del vampiro… ma Wolf l’afferra per i capelli schiacciandola sul suo petto. Le labbra di Alison incontrano qualcosa di… umidiccio… inizia a leccare… il vampiro si abbassa sulla sua testa:
“Sei MIA!!”

La circonda con il braccio sollevandola di peso e lanciandola sul letto. La ragazza grida, nello stesso istante un bagliore accecante ferisce gli occhi di Wolf. Iris ha acceso la luce. Wolf si copre gli occhi mugolando, quando la sua vista si abitua al chiarore, davanti a lui compare il viso di Iris, la sua espressione sembra alquanto alterata, i suoi occhi sono fissi sul viso di Wolf: “So cosa sei…”. Il volto del vampiro, ancora contorto dal fastidio della luce assume un’espressione decisamente stupefatta: “Non è come sembra.” La ragazza osserva il taglio sanguinante sul petto di Wolf, poi lo lecca: “Oh, invece è esattamente così.” Continuando a leccare gli infila una mano nella cintura e lo trascina verso di sé, sul letto di fianco all’amica. Wolf decide di non fare economia, con l’artiglio si ferisce il collo, Alison coglie l’occasione al volo. Le ragazze si avvinghiano al corpo del vampiro, lui può sentire distintamente il battito dei loro cuori, il calore della loro pelle che aumenta… forse è lui che si stà raffreddando, i loro respiri sono profondi e le loro bocche si riempiono del suo sangue. Un istintivo riflesso mentale lo fa ansimare pesantemente e pian piano si accorge della Bestia che si fa strada in lui, come una belva feroce che lacera i tessuti del suo organismo.

La sente sbattere contro le pareti della scatola cranica come un bussare incessante sulla realtà e, quando crede che possa sfuggirgli dal controllo… Iris si ferma e blocca l’amica. Osservano curiose l’espressione del vampiro, i suoi occhi rivoltati all’insù, gli artigli contratti e ogni muscolo teso… Iris guarda la faccia interrogativa di Alison: “Ha perso sangue…”, poi si avvicina al viso di Wolf e allunga la testa su quella del vampiro avvicinando il collo al ghigno contorto dalla sete. Con un braccio che gli sembra pesante come il mondo, il lupo l’abbraccia e le appoggia le labbra sulla gola, lei è tranquilla, forse sa bene ciò che stà facendo. I canini bucano la carne morbida senza troppa difficoltà, Wolf coglie appena il sospiro di Iris, in un attimo è totalmente rapito dal suo sangue. Solo quando sente affievolirsi il martellante battito nella testa, si rende conto che il cuore della ragazza batte lentamente e che i loro corpi sono avvinghiati, stretti in un abbraccio che, per lei, potrebbe essere mortale. Wolf, senza togliere la bocca dal collo, inizia a leccare le ferite che ha inferto con tanta violenza, quando smettono di sanguinare lascia scivolare la ragazza accanto a sé. Alison lo sta fissando sbalordita con aria visibilmente preoccupata. Il lupo gira gli occhi verso di lei, intuisce la sua preoccupazione per l’amica.

Tranquillamente le dice: “È viva.”. La ragazza sembra rincuorata, si distende accanto a lui con un sorriso. Il vampiro l’abbraccia, lei ricambia con slancio e sulle labbra di Wolf compare un sorrisetto furbo. Lo osserva ironicamente e alzando un sopracciglio si ferisce di nuovo.
Alison sospira rassegnata: “Allora te la vai a cercare…” e appoggia le labbra alla ferita. Dopo qualche minuto, un fracasso assordante di grida e borbottii fa sobbalzare Wolf. Alison si butta sul letto inebetita dal sangue del vampiro e lui si alza premendo la mano sul taglio.
In un attimo è alla porta, guardando fuori si accorge della confusione, nella stanza accanto Samantha ed Emily gridano come due pazze.
Wolf scuote la testa alzando gli occhi al cielo e traballante si avvia per il corridoio, con la mano insanguinata sul collo e la sensazione della pelle calda di Alison contro il suo petto…

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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