Kain – Capitolo 1

Kain

Vero nome: Kain
Alias: Il Demone

Clan: Tremere

Personaggio della Cronaca:
Camarilla Night

♠ BACKGROUND ♠

Deborah è raggiante, si avvicina con un sorriso e fissa gli occhi nelle lenti scure di lui. “Kain, le mie amiche sono di là, muoiono dalla voglia di conoscerti…” Al sorriso soddisfatto di Kain, Deborah risponde arrossendo, poi, gli volta le spalle in una danza di colori e profumo dirigendosi verso la cucina.

La segue, lievemente pensieroso, chissà se avrà fatto un buon lavoro… Lungo la strada che porta alla cucina, la spalla di Kain sbatte contro quella di Wolf, il Gangrel si gira di scatto e Kain prende al volo l’occasione “Fammi un favore amico, stacca i sistemi di controllo della tre…” Wolf risponde “Già fatto!” Avviandosi verso la porta del seminterrato, contento di aver qualcosa da fare pur di non sorbirsi la calca della festa. Kain scuote la testa sorridendo e torna a dirigersi verso la cucina dove Deborah lo sta aspettando impaziente. Sulla porta lo prende sotto braccio accompagnandolo, le due ragazze sono sedute al tavolo, hanno davanti un paio di tazze. Kain annusa l’aria… caffè… macchiato. Deborah è evidentemente emozionata, stringendo l’avambraccio di lui si lancia nelle presentazioni: “Nancy, Ilena, lui è Kain…” Le ragazze sollevano lo sguardo in perfetta sincronia, Nancy sorride “Finalmente ti conosciamo, Deb ha parlato tanto di te…. e devo dire che non è stata per niente esagerata…”

Kain si avvicina al tavolo, anche Ilena si lascia andare “No, non ha esagerato per niente…” Kain appoggia una mano sul tavolo, abbassa per un momento gli occhiali scuri fissandole, le ragazze hanno un lieve sussulto, poi, la sua voce si fa strada nelle loro menti come una dolce melodia “Credo che possiamo proseguire il nostro discorso in un luogo più appropriato… se siete d’accordo…” Deborah ha un attimo di smarrimento, il cuore le batte forte ma lui si gira tranquillo e quando vede le sue amiche alzarsi alle sue spalle, le sue labbra si allungano in un sorriso orgoglioso.
Kain si avvia lentamente verso l’ingresso, quando apre la porta la musica assordante della festa gli riempie il cervello, con una smorfia infastidita continua a camminare verso le scale facendosi largo tra i ragazzi che ballano. Lorenzo gli spunta davanti all’improvviso, tiene sotto braccio Rossella “Tutto a posto, divertiti!” Kain gli batte una mano sulla spalla e si volta, le ragazze lo stanno seguendo… bene…
Al piano di sopra la musica arriva appena, chiusa la porta è solo un brusio confuso.

Ilena e Nancy si siedono sul letto, Deborah accende un paio di candele e spegne la luce, poi toglie a Kain la maglietta imbrattata di sangue. Nancy lo guarda curiosa “Deb ha detto che hai con lei un legame speciale, sei un cultista?” Kain si avvicina al letto, abbassa la testa sopra quella di Nancy, i suoi capelli accarezzano come dita d’ombra il viso sollevato di lei che cerca i suoi occhi tra le lenti scure, poi, sfiora con le dita la sua pelle morbida, la sua voce è un sussurro “Sono molto di più, per te, piccola mortale, potrei essere quasi un Dio…” La ragazza rabbrividisce “Le tue mani sono gelide…” Ilena ha uno scatto improvviso, afferra il braccio di Kain “Non spaventarla…” Lui è un fulmine, con una velocità irreale toglie gli occhiali da sole e la fissa negli occhi, Ilena si blocca all’istante “Ora… togli la camicetta… non vorremo macchiarla di sangue vero?” Ilena è quasi un automa, lascia scivolare la camicia sul letto, Nancy la guarda stupefatta. Poi, Kain indossa di nuovo gli occhiali e la ragazza si guarda, guarda lui e scoppia a ridere “Come hai fatto?” Nancy le fa eco “Già, come hai fatto? E’ incredibile, dov’è il trucco?” Kain ride a sua volta, divertito della loro innocenza, risponde altrettanto innocentemente “Non c’è nessun trucco…” Nancy smette di ridere in un lampo “Voglio imparare anch’io.” Kain si inginocchia a terra davanti a lei “E cosa mi daresti in cambio?” “Non saprei, prova a proporre uno scambio…” “Diciamo che… se tu facessi una piccola cosa per me, io potrei anche pensare che intendi davvero metterti sulla strada giusta per ottenere il mio riguardo… e tu, Ilena? A te non piacerebbe entrare a far parte della nostra famiglia?”. Il “Sì” di Ilena è solo un leggero sussurro. Deborah si avvicina alle spalle di Kain, chinandosi dietro di lui, sposta i capelli dal suo viso e appoggia la guancia alla sua “Ve l’avevo detto che è speciale, fidatevi di lui, vi assicuro che non avrete più occasione di provare simili sensazioni, poteva prendervi senza chiedere, è stato molto gentile… vero?” La voce di Kain non si sente, è nella mente di Deborah e parla dolcemente “Avevo solo voglia di giocare al gatto col topo…” Lei sorride e appoggia dolcemente le labbra sulla sua spalla “Sei una peste…” Poi gli toglie gli occhiali lasciandoli cadere sul pavimento.

Quando Kain si solleva, Nancy è impietrita, non riesce a distogliere lo sguardo da quegli occhi mentre lui le scivola addosso, si lascia cadere, Kain la sovrasta e lei rabbrividisce contro la sua pelle gelida. Deborah gira attorno al letto e prende tra le mani la testa dell’amica Ilena non vede, i capelli di Kain le nascondono ciò che accade, lui si appoggia completamente al corpo della ragazza e con un affilato artiglio incide una piccola vena sul petto. Il sangue inizia a gocciolare sulla maglietta bianca di Nancy che non si è ancora resa conto di ciò che accade, presa dagli occhi del vampiro, intrappolata in un sogno lontano ed irreale. Deborah la lascia andare solo quando anche la mano di Kain ha afferrato la testa di Nancy. Sollevandola le preme le labbra contro la ferita sanguinante. Dapprima, lei sembra riaversi, cerca di respingerlo, ma il suo sangue ha già toccato le labbra e la ragazza inizia a succhiare con forza. Kain sente il suo cuore battere all’inverosimile, sangue e vita stanno correndo verso la bocca di Nancy. Poi, lei si lascia cadere tra le braccia di Deborah e Ilena riesce finalmente ad intuire ciò che è successo… guarda terrorizzata la bocca dell’amica sporca di sangue… cerca di evitare lo sguardo di Kain e quando lui si solleva dal corpo della ragazza, i suoi occhi si fissano sulla ferita aperta di lui. Ilena gira la testa di lato, disgustata, lo sente muoversi, avvicinarsi, sente le sue dita fredde sulla guancia, la costringe a voltarsi “Allora, vuoi partecipare o no?” Lei lo afferra con forza, lo trascina verso di sé e affonda la lingua in quello squarcio aperto. Kain sospira e la stringe forte a sé abbandonandosi tra le sue braccia. Quando anche lei si lascia andare, Kain la fa cadere di lato restando immobile, in ginocchio tra i corpi ansimanti delle due amiche.

“Ora siete mie… il mio sangue vive in voi…” Si porta la mano al petto cercando di arginare la ferita ma prima che sia del tutto scomparsa, la sua mano è piena di sangue che gocciola sulla pelle chiara di Ilena. La mano di Deborah, calda e pallida come la carezza di un angelo, si appoggia alla sua spalla. Quando lui gira la testa, gli occhi di lei si buttano nei suoi senza timore, sente la sua presa salda, fredda come la morte e bagnata di sangue dietro al collo. Ormai ha imparato a conoscere il respiro del vampiro, nient’altro che un riflesso spontaneo della sua natura mortale ma ora… ora in lui c’è desiderio di sangue e questo, nessuno dei due l’aveva ancora provato. I canini aguzzi di Kain non scendono dolcemente tra le sue labbra sorridenti, compaiono come folgori in un ghigno contorto dalla sete, il suo respiro sottile è un ringhio basso, è la voce dell’inferno, un ansimare feroce. Accanto alla gola bianca di lei, si accorge appena della sua pelle accapponata, le morde con violenza il collo lasciandosi trasportare dallo zampillo di sangue che la fa abbandonare a lui.

Kain la tiene sotto di sé in una morsa d’acciaio riprendendo lentamente il controllo. Il cuore di Deborah inizia a rallentare, il suo battito si affievolisce, il vampiro le si distende addosso, ansimando tra i suoi capelli e leccando la ferita…. fino a farla scomparire. Lei è debole, con un sospiro si gira verso gli occhi chiusi di lui, il suo bacio è dolcissimo. La voce del vampiro è un bisbiglio tra le luci tremolanti delle candele “Non volevo spaventarti…” “Morire così sarebbe bellissimo… non ho paura se ci sei tu…”
Dopo un tempo che sembra interminabile Deborah si riprende sedendosi sul letto. Il suo collo è ancora bagnato del sangue di Kain. Alla sua sinistra Ilena dorme profondamente e il vampiro è immobile alla sua destra, tra lei e Nancy. Lo sa che lui non dorme, ma non si è mosso, forse per lasciarla riprendere, infatti apre gli occhi, lei gli sorride e sembra ancora più pallida tra i capelli neri… Piano piano anche le due amiche si risvegliano stropicciandosi gli occhi, guardano il ragazzo disteso tra loro e si rendono conto di non aver sognato. Nancy gli circonda la vita con un braccio baciandogli le spalle e anche Ilena si avvicina. Kain vede il viso di lei sopra il suo e con un sorriso rivela i suoi canini affilati e si morde il labbro. Un rivolo di sangue gli sporca il viso e con un invito garbato la chiama a sé. La bocca di Ilena beve dalla sua, curiosa, cercando timidamente, con la lingua, di toccare i canini di Kain finché lui non si ritrae per baciare Nancy…
Appena le sue labbra toccano quelle della ragazza, Kain sente qualcosa di fastidioso a contatto con la sua gamba. Il cellulare. Con uno sbuffo scocciato lo cerca e, ancora disteso tra le ragazze risponde di malavoglia…

“Che c’è?”
Dall’altro capo squilla la voce di Wolf “C’è una alla porta che credo di conoscere…”
Kain è ancora più scocciato
“E ALLORA??? CHI CA**O E’?”
Wolf ghigna “E’ quella che HAI ammazzato da Arkos!!!”
Kain ringhia un “Ca**o!” poi si alza veloce come il vento.
Senza voltarsi s’infila la maglietta sporca di sangue
ed esce a passo spedito…
Mentre scende le scale sta ancora cercando
di togliere le ultime tracce di sangue dalla candida pelle del suo viso…

CAPITOLO 2

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.