Joe Black

Joe Black

Vero nome: Joe Black
Alias: NESSUNO

Clan: Ventrue

Personaggio della Cronaca:
Camarilla Night

♠ BACKGROUND ♠

La musica della festa è quasi assordante.
Joe se ne sta’ appoggiato alla parete guardando i ragazzi ballare; sembra quasi che stia cercando qualcuno, appoggiato al muro con le braccia conserte.
Effettivamente sta’ tenendo d’occhio la folla che sobbalza al ritmo della musica; ogni tanto solleva gli occhi al cielo con aria annoiata… poi… nel trambusto la vede.
Sta’ ballando ma si muove in un modo che… pur essendo a ritmo con la musica, sembra non aver niente a che fare con essa.

Joe si solleva: “Centro!” si avvicina a lei, ma solo a pochi metri di distanza si accorge del ragazzo che ha di fronte… però ormai è fatta e lei sta’ osservando, non può tornare sui suoi passi. Solleva il braccio e batte sulla spalla del ragazzo che le balla di fronte, lui si gira. “Permetti?” Il tipo sorride “Certo, trattamela bene…” poi si allontana tranquillo. Joe si avvicina di più: “Anche tu sei amica di Deborah?” la sua voce è squillante e limpida: “Sì, la conosco da quando andavano alle medie…” Si accorge che Joe non sta’ ballando.

Si ferma e gli sorride facendogli cenno di spostarsi con la testa. Lui la segue e, finalmente, escono dalla calca, la sua faccia è seria “Hai uno strano modo di ballare…”, “In realtà mi stavo solo sfogando, Deborah ha detto che doveva presentarmi una persona che poi non si è presentata…”, “Che peccato…” Il viso di Joe si fa serio in modo cupo, come se veramente gli interessasse l’ansia della ragazza, lei lo sta’ fissando e gli occhi di lui sembrano quasi di fuoco. La ragazza abbassa gli occhi arrossendo, poi, quando lo vede voltarsi e dirigersi verso la scala lo segue. Come se fosse normale, Joe si gira verso di lei con un sorriso limpido e confortante: “Come ti chiami?”… “Denise…”. Mentre la prende sotto braccio per accompagnarla al piano superiore, ricompare il suo accompagnatore. Guardando Joe con sospetto gli chiede: “Dove siete diretti?” Candidamente il Ventrue risponde: “Di sopra, mi sembra evidente…” Ancora più inquieto, il giovane prosegue: “Spero che non vi dispiaccia, mi sto annoiando a morte, vi farei volentieri compagnia…”, Joe osserva sorpreso l’ospite, poi, con il savoir-faire proprio del clan a cui appartiene, risponde con assoluta cortesia: “Ma certamente… prego, da questa parte…ho ancora chiesto come ti chiami…”, “Axel”, “Molto lieto di conoscerti, il mio nome è Joe Black…”.

La porta della stanza sbatte alle spalle di Joe, Axel si dirige verso una delle poltrone della grande camera da letto mentre Joe si avvicina alla finestra con fare indifferente, Denise non gli toglie gli occhi di dosso ma Axel non sembra curarsene più di tanto. Ad un tratto, Joe si abbassa sul viso della ragazza iniziando a bisbigliarle qualcosa nell’orecchio; lei ridacchia e gli si avvicina, ogni tanto lancia un’occhiata al ragazzo seduto sulla poltrona ma alla fine, rapita dai modi del vampiro, si lascia abbracciare e trascinare sul letto apparentemente divertita dalle chiacchiere del Ventrue. Joe si siede sul bordo del letto e trascinandola con sé la gira in modo che Axel la possa vedere di fronte a sé, poi, scherzosamente inizia a slacciarle l’abito facendoglielo cadere sulle gambe.

Lei ride e lo lascia fare, sotto gli occhi sbigottiti del ragazzo seduto… Joe prosegue nel suo giochetto malizioso cercando di turbare Axel che sembra invece controllato al massimo. Ad un tratto, forse stanco di galanterie o forse desideroso di vedere gli occhi di lui sgranati, il vampiro si lacera un polso con i canini affilati. Il sangue inizia a macchiare di chiazze scure il polsino della camicia ma Joe sembra non curarsene, con fare disinvolto inizia ad imbrattare il petto di Denise, la sua gola.Lei non si muove, ma quando il braccio dell’affascinante Ventrue le sfiora le labbra, affonda la bocca nel sangue. Stordita, ubriaca, si lascia tranquillamente trasportare dalle sensazioni della vitae di Joe che scivola nella sua gola. Axel non regge la scena, quando Denise si lascia cadere sul letto col viso imbrattato, scatta in piedi cercando di lanciarsi su Joe con tutta la sua forza sibilando un: “Che cazzo fai bastardo pervertito!”. Il vampiro non si scompone, con uno scatto fulmineo si impossessa del collo di Axel e, facendolo ruotare su se stesso lo stringe a sé prendendogli la testa ferita da cui aveva bevuto Denise sul volto stupefatto. Il ragazzo cerca di resistere ma il suo opporsi dura solo un istante, poi, cede alla presa di Joe succhiando a sua volta da quello squarcio che l’aveva tanto inorridito. Sente la fredda guancia del vampiro contro la sua, il suo respiro pesante cadere nel silenzio come l’inquietante ringhio di una terribile fiera…Joe lo sente cadere tra le sue braccia, i suoi tentativi di resistenza scompaiono, sente le sue gambe piegarsi e lo segue a terra. Quando il ragazzo lascia la presa, Joe ritira il braccio sanguinante sollevandosi con uno sforzo evidente, nel suo giochetto sa di avere perso un po’ delle sue forze ma nonostante questo riesce a mantenere un aria di tranquillità notevole. Con un sorriso lecca la ferita puntando gli occhi sulla ragazza che si stà piano piano risollevando sul letto.

Le si avvicina di nuovo, con la sua solita, inevitabile compostezza, si toglie la giacca lasciandola cadere sul pavimento. I suoi passi sono leggeri e silenziosi, nella stanza si sente solo il respiro affaticato dei ragazzi ormai rapiti dalla sua presenza. Joe slaccia i bottoni della camicia mentre si porta di fianco a Denise che lo osserva come una bambina curiosa. Le unghie affilate del vampiro corrono sul petto, il suo sangue inizia a sgorgare copioso. La ragazza intuisce, abbracciandolo lo trascina verso di sé. Gli occhi di lui si chiudono e il vampiro si lascia andare sopra di lei ripiegandosi sopra la sua testa, le sue labbra sfiorano il collo di lei, riesce a sentire il pulsare del sangue nelle sue vene, un martellare incessante che riempie presto i pensieri di Joe. Nel ticchettare dei secondi sente le forze venire meno, si rende conto di avere bisogno di nutrirsi… non appena i suoi canini affondano nella gola morbida di Denise, la ragazza lascia la presa sul suo petto allargando le labbra in un gemito. Joe si nutre di lei dolcemente, cullandola tra le sue braccia, tenendola vicino a sé, pallida e tramortita. Axel si stà alzando da terra, osserva curioso la scena, ormai, basta un cenno della testa di Joe e si sdraia di fianco a lui osservando il soffitto.

Il vampiro lo guarda con un sorriso amichevole, stranamente invitante nonostante quelle labbra macchiate di sangue, lentamente sistema comodamente la ragazza sul letto, poi, con un filo di voce si rivolge a lui: “Devo uscire, per favore, occupatene tu e … trattamela bene.” Axel sorride a sua volta scuotendo la testa: “Farò del mio meglio…”
Joe si solleva, ancora un po’ scosso, si alza e si sistema alla bell’e meglio il vestito osservando Axel che si avvicina alla ragazza addormentata e le prende la mano. Poi nella stanza cade il silenzio, si sentono i rumori della festa e la musica che è solo un brusio, il respiro dei ragazzi addormentati. Joe apre la porta, lentamente e col sorriso sulle labbra: “Umani…”

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.