DOMANDA:
Però adesso il gioco di ruolo è soprattutto associato a Mmorpg(Massive(ly) Multiplayer Online Role-Playing Game) come World of Warcraft o comunque a videogiochi dove la componente di interpretazione e creazione è molto limitata, mentre quella competitiva è più accentuata. Cosa ne pensi?
RISPOSTA:
“È vero, quelli che citi hanno il nome dei giochi di ruolo, ne hanno preso il posto nell’immaginario collettivo e hanno alcune caratteristiche in comune con loro, ma sono molto diversi. Il vero gioco di ruolo è quello che si svolge completamente in quel cloud astratto che è l’immaginario condiviso dai giocatori seduti intorno a un tavolo, guidati da un master che, se è bravo, riesce a far passare i suoi contenuti e al tempo stesso accetta le suggestioni e gli spunti che riceve dagli altri partecipanti, adattando la direzione che prende la storia.
Questa continua interazione, questa narrazione cooperativa è importantissima ed è ciò che rende il gioco di ruolo, quello vero, un’avanguardia. I videogiochi, come anche i giochi di ruolo dal vivo, possono essere molto belli ma per me non raggiungono lo stesso livello; quando esplori un mondo programmato da altri attraverso uno schermo o quando ti vesti come un elfo hai già rotto l’incantesimo. È proprio nel campo astratto che si realizza la potenza enorme dei giochi di ruolo”.
DOMANDA:
Ma quindi i giochi di ruolo veri sono ancora una forma di avanguardia?