Camarilla Nights – Extra 1

Una settimana intera di preparazione per un colpo simile… tante, troppe precauzioni… Ormai Marcello conosceva a memoria la pianta dell’edificio ma l’avrebbe studiata in eterno pur di vedere il sorriso sulle labbra di Trevah e provare la dolce ebbrezza di sentire di nuovo i suoi denti affondare nel suo collo… Vampiro, lei era questo e lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per rendersi meritevole ai suoi occhi, per ricevere l’Abbraccio che lei aveva descritto con tanto sentimento, per avere anche lui la prospettiva dell’immortalità… “Ma…” gli aveva detto “Ho bisogno di un permesso speciale per farlo e se ti comporterai bene, io lo chiederò per te…” e lui non poteva dubitare delle sue parole, della sua voce ipnotica, così, nonostante conoscesse la semplicità di scassinare una serratura tanto sorpassata, l’aveva studiata e osservata come se non l’avesse mai vista, finalmente, dopo una settimana, avrebbe riscosso come ricompensa l’immortalità.

Come aveva previsto era stato fin troppo facile ma… se Trevah conosceva i codici e i modi di entrare, come mai aveva mandato lui? “Precauzione” Aveva detto, “Non vorrai che mi facciano del male vero?” e no, non avrebbe mai voluto,e poi, era stato facile preparare questo lavoretto per lei. Erano stati dieci minuti al massimo e ora, con quel CD nascosto nel giubbotto, sorrideva tra la folla nel centro di Mantova. Gli aveva detto “Stai tra la gente” e lui aveva subito pensato alla stazione degli autobus, non era un problema e poi, la sera era vicina. Nel momento in cui Nazel aprì quel cassetto, Trevah buttò le braccia al collo di Marcello e, prendendo velocemente il CD dalle sue mani, promise che ora avrebbe certamente provveduto ad inviare quella richiesta “Ai piani alti” disse “Vedrai, non ci vorrà molto…” e lui le aveva creduto. L’aveva guardata scomparire tra gli alberi e le ombre della notte… poi si era riavviato felice verso casa.

L’appuntamento era per il dieci, Arkos si chiedeva se Trevah ce l’avesse fatta… “Ma sì… in fin dei conti è nata per questo… E’ solo questione di ore… e lei non può assolutamente fallire…”

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

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