15 Anni di Vampiri

Vampire The Masquerade Celebrates 25 Years In New Orleans

Celebrazione di Vampiri.

Leggo il post e… no, dai, è impossibile, non possono essere passati così tanti anni… poi vado a prendere il manuale del 20° anniversario di Vampiri che mi hanno regalato i miei amici e leggo la data di pubblicazione… 2011.
Ah.
Cazzo.
Però a me l’hanno regalato nel 2013, dai sono 3 anni invece di 5.
Beh.
Cazzo.
Sono comunque 3 anni col nuovo manuale e una dozzina col vecchio…
È già passato così tanto?

Ho nostalgia, ammetto, di giocare a Vampiri con Master Azzie, degli amici di quel tempo che, attorno al tavolo di gioco sono stati i primi amici che non fossero anche compagni di scuola. Ho nostalgia delle risate, delle emozioni, e anche di chi non c’è più. Ho vissuto molte vite, molte storie, molte emozioni, più della media di quelle che vive una persona normale. Sono una fiera giocatrice dell’epoca andata, che grazie a quello che ha imparato può andare avanti, camminando tra le novità ludiche del nuovo millennio senza sentirsi dispersa nel vuoto cosmico. Perché diciamocelo, al giorno d’oggi ci sono troppi giochi, sempre nuovi, sempre migliori, a volte un po’ uguali, a volte un po’ diversi, e diventa una giungla se ti ci addentri troppo, ma io ho le mie radici in Vampiri che mi riporteranno sempre a casa, qualunque strada io decida di prendere, qualunque cosa io decida di fare.

Qualcuno osserva che a 35 anni le priorità dovrebbero essere altre ed è vero, le priorità sono effettivamente altre, per esigenza, non per scelta, ma a chi me lo dice rispondo: tu non mi conosci, non puoi giudicare.
Giocare non è la priorità, giocare è la valvola di sfogo.
Giocare è la parte leggera della vita, quella dove le cose – che le si prendano alla leggera, o con tutto il nostro impegno – non sono reali e dove possiamo vivere serenamente secondo i nostri principi e ideali, coscienti che chi abbiamo attorno, chi gioca con noi, farà lo stesso. Perché il gioco di ruolo è Clan, è famiglia, è fratellanza. Chi osserva che i gruppi di giocatori di ruolo siano delle sorte di “sette” non sbaglia di molto. Il gruppo in cui si gioca deve essere “quello giusto” e non tutti vanno bene nel nostro gruppo, a volte bisogna dire di no a qualcuno o lasciarlo andare se non vuole restare, non perché siamo elitari o settaristi, tanto meno cattivi, ma perché abbiamo un equilibrio, una serenità di pensiero ed azione che se viene spezzata rende meno magico e divertente il gioco.

Sono una fiera giocatrice di ruolo da quasi 15 anni forse qualcosa l’ho imparato. Molto più probabilmente non ci ho ancora capito un cazzo!

Sheky

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Pubblicato da Shekinah

Sono la burattinaia, sono il filo che da oggi reggerà il tuo burattino Sono colei che muoverà le dita ad indicare la tua sorte. Obbligherò le tue membra ad alzarsi contro il volere della Natura stessa, senza che tu possa fermarmi. Eseguirai la mia danza. E ti piacerà.

2 Risposte a “15 Anni di Vampiri”

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